Artisti: Di Marzio, un Clint che sogna Gaudì

S.Benedetto del Tronto – Ad incontrarlo per caso nel locale che frequenta, il Vana Vana di Villarosa nel quale si incontrano gli artisti della zona, diresti che ti sei imbattuto in Clint Eastwood, sì, proprio lui, ma com’era 40 anni fa… E’ Luigi Di Marzio, 43 anni, dipendente dell’istituto alberghiero di San Benedetto del Tronto, marsicano di Massa d’Albe come origine. Trapiantato qui sulla costa adriatica, dove si è rivelato un artista davvero originale. Di Marzio disegna e colora su fogli bianchi, ma presto lo farà anche su tela, incoraggiato dallo scultore Sabino Scaramazza, incredibili paesaggi architettonici in cui tutto è curvo. La realtà è curva, le forme lo sono, ed è chiaramente una trasposizione della lezione del grande maestro spagnolo Gaudì: quello della spettacolare “Sagrada famiglia” di Bercellona. Solo che Di Marzio non ha ancora avuto il tempo di andarla a vedere. “Ma lo farò, ci debbo andare” dice.
Di Marzio-Eastwood inventa edifici, giardini, interni ed esterni, e riporta sul foglio con alberi, fontane, dettagli, pavimenti, decorazioni, secondo una prospettiva che ricorda lo stile minimale, ma è invece costruita con grande capacità onirica. L’artista infatti sogna e dichiara di ispirarsi a questa sua realtà virtuale in cui la linea diritta è bandita.

L’immagine è aggrovigliata, intricata, e produce una realtà distante da quella ordinaria, serena e trascolorata con policromìe pastello, vagamente infantili e naif ad una prima lettura. Ma non è così: l’artista ha un suo mondo con regole precise, semplicemente diverse da quelle di tutti i giorni. Chi dice che la realtà non potrebbe essere quella curva? In fondo, l’Universo intero si espande e potrebbe essere come un grande pallone. Curvilineo. (G.Col.)
(Nella foto Luigi Di Marzio e due sue opere)