Predicano bene e razzolano male


PD e 5S stanno dando spettacolo in un metodo politico che non entusiasma, una lotta senza mezze misure per accaparrarsi sottosegretari e vice ministri. Prima o poi la triste tenzone sarà risolta e ognuno avrà la sua parte, come è sempre avvenuto, fin dai tempi vituperati della DC gran tessitrice di trame di potere e sottopotere. C’è però una profonda differenza, questa volta. Basta riflettere per capirlo.
Tra ministri (tre in più rispetto al governo precedente), vice ministri e sottosegretari viene fuori una costosa pattuglia di oltre sessanta ben remunerati esponenti di governo.
Direte: è sempre stato così, l’Italia non si distingue che nel peggio dal resto del mondo occidentale.
Stavolta, però, esiste un movimento politico – i 5S – che ha come punto di forza la riduzione dei parlamentari, argomento peraltro già accantonato e rinviato. Come possono i sostenitori della riduzione partecipare alla baruffa indecorosa sulle spartizioni di cariche? Dovrebbero, come primo atto, ridurre all’osso il numero di vice ministri e sottosegretari. Questo pensa la gente nella sua semplicità, nel suo scarno ma solido ragionamento. Predicano bene e razzolano male. Tutti, vecchi volponi con la gabbana più volte rivoltata, e giovani leoni nemici dei congiuntivi e dei libri di scuola. Mai o poco aperti. O aperti senza costrutto.

PENSIERINO – Come può questo sgangherato paese andare meglio, se sceglie un ministro degli esteri che non conosce l’inglese?



12 Settembre 2019

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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