La movida sarà più blindata


Pescara – La città che non dorme, e spesso beve e sniffa, vivrà una movida sempre più blindata, e attende con qualche preoccupazione il prossimo sabato dello sballo a corso Manthonè e dintorni. Il giovane pugliese colpito selvaggiamente a pugni da un rom è sempre in coma: non si sveglia, resta nel limbo tra la vita e la morte. I suoi vivono ore di dolore e di sofferenza. Testimoni non ne spuntano: la Pescara da bere, come si diceva un tempo di Milano, ha la bocca cucita. Inutili gli appelli al senso civico, alla coscienza, all’onestà morale. Si pensa solo a dimenticare, le macchie di sangue sul selciato sono sparite. Gli operatori commerciali del centro storico hanno messo a punto una serie di iniziative per garantire maggiore sicurezza e dare un segnale contro gli atti di violenza. La prossima settimana prendera’ il via un servizio di vigilanza privata con l’ausilio di istituti di sicurezza riconosciuti dagli albi professionali, che prevede la presenza di quattro agenti, dalle 21 alle 4 del mattino, nel quadrilatero che va’ da piazza Garibaldi a piazza Unione, e da via delle Caserme a via dei Bastioni. Successivamente tutti gli operatori del centro storico saranno anche dotati di un radiocomando direttamente collegato con la centrale dell’istituto di vigilanza, in modo da richiedere in caso di necessita’ l’intervento di una pattuglia. Gli operatori del centro storico hanno poi annunciato l’intenzione di costituirsi parte civile contro gli atti criminosi che avverranno nella zona ed hanno anche detto di esseri disponibili a partecipare ad un tavolo permanente di monitoraggio della sicurezza insieme al Comune ed alle forze dell’ordine. Gli operatori inoltre dopo aver espresso solidarieta’ alla famiglia del giovane aggredito hanno sottolineato di essere piccoli imprenditori che spendono la loro credibilita’, che creano posti di lavoro e un indotto commerciale e turistico importante.
Ma a cosa serve un centro storico animato e pieno di vitalità per tutta la notte, se manca la sicurezza? La gente deve poterci andare tranquilla. Così non è e non è mai stato neppure prima, quando delle misure di vigilanza e sicurezza più efficaci avrebbe dovuto essere adottate. Non criminalizzare, non accusare tutti e tutto: ci saranno anche bravi ragazzi tra coloro che scelgono le luci al buio della camera da letto. Ma debbono essere una maggioranza, altrimenti non se ne esce.


25 Marzo 2010

Categoria : Cronaca
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