Festa rivoluzione, d’Annunzio torna a Pescara
100 ANNI DALL’IMPRESA DEL VATE A FIUME –
Pescara – Giordano Bruno Guerri, Diego Fusaro, Edoardo Sylos Labini e Daniela Musini sono i quattro nomi di punta che domani, domenica 8 settembre, riempiranno la seconda giornata, della Rassegna “La Festa della Rivoluzione – d’Annunzio torna a Pescara”, promossa per celebrare i 100 anni dell’impresa del Vate su Fiume dalla Presidenza del Consiglio regionale d’Abruzzo, in collaborazione con il Consiglio regionale, la Giunta regionale e il Comune di Pescara. Un tour de force, ospitato tra l’Aurum e la riviera nord di Pescara, che, a partire dalle 16, spazierà, dunque, dall’arte alla fotografia, dalla saggistica al giornalismo sino a chiudere con la poesia e la musica, specchio dell’ecletticità stessa del poeta-soldato Gabriele d’Annunzio. “Se il buongiorno si vede dal mattino, è evidente che la rassegna è partita bene – ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri – centinaia di persone hanno partecipato all’anteprima, organizzata in un luogo simbolo, oggi, della vita serale pescarese, piazza Muzii, un luogo che sarebbe piaciuto allo stesso d’Annunzio per la sua vitalità, per la molteplicità attitudinale degli spazi e per la varietà dei gusti. Con l’inconfondibile voce dell’attore e regista Milo Vallone abbiamo raccontato, soprattutto ai giovani, cosa accadrà nei nove giorni della manifestazione, un evento che ha molti momenti dedicati ai millennials proprio per dimostrare loro l’estrema attualità di d’Annunzio e del suo messaggio”. E in pochi minuti sono stati oltre mille i gadget, ovvero magliette con le parole inventate dal Vate, come ‘tramezzino’ e ‘velivolo’, e le borse, che sono stati consegnati ai presenti che hanno affollato piazza Muzii, come pure i ‘tramezzini dannunziani’ e i cocktail preparati dai barman di piazza Muzii con il Sangue Morlacco della storica azienda Luxardo, liquore prodotto a Zara e il cui nome venne coniato proprio da d’Annunzio durante l’impresa di Fiume. “Oggi d’Annunzio sarebbe uno dei più grandi influencer della nostra società – ha ribadito il sindaco Carlo Masci – e vogliamo solleticare nei giovani la voglia di riscoprirlo, di capire chi era veramente d’Annunzio al di là delle pagine di un libro di scuola”. Domani, domenica 8 settembre, alle ore 16, all’Aurum, Giordano Bruno Guerri, storico, saggista, giornalista e accademico, inaugurerà la mostra ‘Ora comincia il bello’, 100 fotografie inedite per raccontare l’impresa fiumana dell’esteta pescarese, con ritratti immortali di d’Annunzio e di Fiume. “L’esposizione – ha spiegato Guerri – racconta l’impresa fiumana di d’Annunzio attraverso le immagini. Nei sedici mesi in cui governò la città di Fiume, il Vate la trasformò in un luogo di sperimentazione politica e sociale, che culminò con la scrittura di una costituzione avveniristica, la Carta del Carnaro. Il racconto si articola in diversi capitoli riguardanti i pilastri fondamentali della rivoluzione immaginata dal poeta: l’identità multietnica di Fiume, il culto degli eroi, il rinnovamento radicale della società, la pratica dello sport e della festa, l’emancipazione femminile. Il percorso si chiude con il tragico epilogo dell’Impresa, quando nel Natale 1920, i ribelli dannunziani si scontrarono con l’esercito italiano e furono costretti a lasciare la città. Il protagonista del racconto è soprattutto la giovinezza: i legionari dannunziani erano in gran parte reduci della Grande guerra, incapaci di adattarsi alla vita civile, ma tra loro c’erano adolescenti, intellettuali e attiviste, che fuggirono a Fiume inseguendo il sogno di un mondo diverso e migliore. I protagonisti di questo racconto sono i loro volti, i loro movimenti e il loro sguardo”. D’Annunzio volle che ogni avvenimento collettivo fosse fotografato e diffuso. Quando lasciò Fiume e si trasferì sul Garda, il poeta portò con sé migliaia di fotografie, oggi custodite nell’archivio fotografico del Vittoriale e buona parte delle immagini che compongono la mostra provengono da una raccolta di lastre rimaste sconosciute per quasi un secolo, recentemente restaurate e digitalizzate. Dunque l’esposizione, che resterà aperta sino al 30 settembre, racconta la rivoluzione fiumana con gli occhi di chi la visse, risalendo alle origini della fotografia come medium di massa del monto contemporaneo. Alle 18, sempre all’Aurum, spazio al saggista e opinionista Diego Fusaro, protagonista del convegno ‘Lo Statuto dei Lavoratori di Fiume – L’attualità di Fiume, lo Statuto dei lavoratori, innovazioni e prospettive’, un momento che mira a ripercorrere la genesi e lo sviluppo dello Statuto dei lavoratori di Fiume, mostrandone l’importanza storica imprescindibile, per lasciare poi spazio al dibattito e alla riflessione sull’odierno regresso storico e sulla solitudine dei lavoratori in balia del neoliberismo. Diego Fusaro è docente presso l’Istituto Alti Studi Strategici e Politici di Milano. Dal 2000 è il curatore del sito internet Filosofico.net e dal 20 giugno 2015 cura un blog per Il Fatto Quotidiano. Per un breve periodo poco prima della sua chiusura ha scritto per il settimanale Tempi. Dal gennaio 2018 è titolare della rubrica Lampi del pensiero su Affaritaliani.it . Nel 2019 si è candidato sindaco alle elezioni comunali di Gioia Tauro con la lista “Risorgimento Meridionale Per L’Italia”. Fusaro si considera ‘allievo indipendente’ di pensatori come Georg Wilhelm Friedrich Hegel e Karl Marx mentre tra gli italiani predilige Antonio Gramsci e Giovanni Gentile e tra i moderni cita Baruch Spinoza e Johann Gottlieb Fichte con un’attenzione costante per le origini greche della filosofia. Si occupa inoltre di storia delle idee e tra gli autori studiati da Fusaro ci sono Reinhart Koselleck, Hans Blumenberg, oltre ai già citati Marx, Hegel, Gramsci, Gentile, Spinoza e Fichte. Nelle sue pubblicazioni ha trattato del pensiero di Marx nell’ottica dell’idealismo tedesco, accostando alla critica del sistema capitalistico elementi tratti dalla tradizione comunitarista e sovranista. Segue le orme del filosofo italiano Costanzo Preve. (red/com) (SEGUE)
Domani, domenica 8 settembre, la “Festa della Rivoluzione” si sposta sulla riviera nord di Pescara, stabilimento balneare ‘San Marco’, alle 19.30, dove l’attore e regista Edoardo Sylos Labini presenterà la Rivista CulturaIdentità con il giornalista Alessandro Sansoni, e il numero di settembre interamente dedicato all’impresa di Fiume. Il magazine, fondato da Sylos Labini e diretto da Sansoni ospiterà nelle sue 32 pagine alcune delle firme più importanti della cultura italiana da Marcello Veneziani a Vittorio Sgarbi, da Giordano Bruno Guerri a Diego Fusaro, che ci faranno viaggiare nell’avventura dannunziana insieme a un approfondimento regionale sui legionari di tutta Italia e a uno speciale sulle celebrazioni del centenario dall’Abruzzo al Vittoriale. A chiudere la seconda giornata della rassegna, di nuovo all’Aurum, a partire dalle ore 21, sarà l’attrice, scrittrice, autrice teatrale e pianista Daniela Musini, protagonista dello spettacolo-recital, presentato in prima nazionale ‘Vivere ardendo. Gabriele d’Annunzio il poeta, l’amante, l’eroe’. Lo spettacolo dell’artista abruzzese, acclamata interprete dell’opera di Gabriele d’Annunzio e della figura di Eleonora Duse in Italia e nel mondo, mira a far rivivere sulla scena quelle passioni inestinguibili che resero la vita dell’Imaginifico convulsa e ardimentosa, tumultuosa ed eclatante. “Ho concepito questo recital – ha dichiarato la Musini – come un appassionato omaggio teatrale ad un personaggio eclettico e multanime che fu uno dei protagonisti più geniali e innovatori della sua epoca; si tratta di una sorta di excursus nei meandri del suo vivere inimitabile e delle sue passioni, attraverso pagine letterarie di incomparabile bellezza, l’interpretazione di alcune delle donne più amate e desiderate, e il racconto di quelle vicende straordinarie che proiettarono per sempre l’ Imaginifico nell’empireo dei massimi esponenti della cultura e dell’arte del suo tempo e oltre”. Tutti i momenti della rassegna e gli spettacoli sono a ingresso gratuito.
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