Umbria: “In container solo per scelta” – E le baracche del 1915 nella Marsica? – Verrecchia


L’Aquila – Un’infelice trovata quella della cartolina di pubblicità elettorale al governo Berlusconi, messa in giro dal PdL aquilano. Dall’Umbria, oltre ad una querela della Regione al partito, giungono precisazioni anche scottanti. E la temopesta, anche giudiziaria, non accenna a placarsi. Un sindaco intervenendo in merito alle polemiche sulle cartoline elettorali distribuite dal Pdl in Abruzzo e nelle quali compare l’immagine dei container che ospiterebbero terremotati dell’Umbria, ha detto di augurarsi per i cittadini de L’Aquila ”che possano avere le stesse condizioni che hanno avuto i cittadini dell’Umbria”. Altri amministratori sfoderano dati e cifre, e sostengono che in Umbria se qualcuno è rimasto nei conteiners, lo ha fatto per scelta. Insomma, un boomerang pre-elettorale che sarebbe stato meglio non lanciare. Infatti, il PdL, prevalentemente marsicano in provincia dell’Aquila (lo sono sia il candidato presidente e che il leader del partito, ambedue di Celano, ma anche personaggi di spicco in altre cariche), ha clamorosamente “toppato” dimenticando le bara(Nella foto le baracche del 1915 a Balsorano, ma ce ne sono anche in altri centri marsicani e rovetani)

VERRECCHIA E IL PDL – “Che in Umbria ci siano ancora famiglie nei container è un fatto innegabile. Le foto nelle cartoline servono a mettere a confronto due modelli opposti: il governo Prodi scelse la scorciatoia della sistemazione nei container; il governo Berlusconi, invece, ha realizzato in tempi record delle vere e proprie abitazioni antisismiche”. Così Massimo Verrecchia, coordinatore provinciale del PdL, risponde alle polemiche sollevate dalla sinistra sulle cartoline pubblicate dal PdL di L’Aquila.
“Allegato a questo comunicato – continua Verrecchia – forniamo le fotografie, realizzate in data odierna, dei container che ancora ospitano diverse famiglie del Comune di Valtopina (Perugia). Le reazioni scomposte della sinistra, nel vano tentativo di nascondere sotto al tappeto questa indecente verità, non fa altro che confermare come il PdL abbia colto nel segno denunciando una situazione che non può più essere taciuta. Che si tratti di poche persone ancora costrette a vivere in un cantiere ormai fermo, infatti, non toglie nulla alla gravità del fatto, la dignità delle persone non può essere ridotta a un mero ragionamento di “contabilità”. Non è in discussione l’immagine dell’Umbria ma, semmai, quella dell’Aquila e dell’Abruzzo, se solo si considera come la gestione dell’emergenza, riconosciuta in tutto il mondo come esemplare, è stata messa strumentalmente in discussione da una sinistra cinica e pronta a speculare sul legittimo disagio delle popolazioni per mero calcolo politico. In campagna elettorale sarebbe stato utile – conclude Verrecchia – confrontarsi sulle tante cose ancora da fare per la ricostruzione, invece la sinistra aquilana ha soffiato sul fuoco della polemica cercando di delegittimare il grande sforzo compiuto dal nostro governo”


25 Marzo 2010

Categoria : Politica
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