Le conigliette e il prete anni Sessanta
E’ una storiella tutto sommato delicata e divertente quella del prete marsicano che si ribella alle conigliette (residuo di Playboy) in giro per il suo paese. Il prete non vuole sentir parlare di conigliette, che ritiene simbolo di insani pensieri nei casti parrocchiani. Pare di essere tornati negli anni Sessanta, ipocriti e maliziosi. Quando il prete zelante esponeva nell’atrio della sua chiesa l’elenco dei film da non vedere. Che ovviamente erano i primi a far accorrere i pruriginosi giovanotti. E non solo loro.
Le conigliette di Playboy sono più o meno cose del genere. Patinate, lustre, pettorute ma mai oscene, erano spesso il contrario del sexy. Belle sì, ma di sexy c’era ben altro…
Pare strano, oggi, che un prete pensi a certi problemi, con tante brutture vere e pericolose che vanno in giro ovunque. Ma è libero di farlo, se lo ritiene utile. A noi pare un po’ antidiluviano e basta. Caro don, il male è tanto ed è altrove.
PENSIERINO – Anni fa in una tv aquilana ospitavamo una sera un prete, distintosi per sue iniziative utili e intelligenti. Affissa in studio dai tecnici c’era una immagine scostumata di una bellissima attrice di quei tempi. Chiedemmo scusa al prete per non averla rimossa. Rispose: “Anche la bellezza è opera di Dio”.
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