Sulla vetta Rotella ricordato l’alpinista Grohmann
Pescocostanzo – Sulla vetta del Monte Rotella in occasione del 34° raduno alpinistico, giovani escursionisti e vecchi alpinisti coordinati da Francesco Donatelli e Antonio Zappa hanno ricordato l’alpinista Paul Groomann in occasione del 150° anniversario della prima salita alla cima grande di Lavaredo versante sud nell’agosto 1869, creando un momento d’informazione e di scuola dove l’ambiente naturale ha portato i partecipanti a vivere anche momenti emozionanti.
La commemorazione è avvenuta grazie all’iniziativa di Sergio Paolo Sciullo della Rocca alpinista dolomitico decorato medaglia d’oro Mauriziana del Corpo degli alpini, da sempre impegnato nello sviluppo dell’alpinismo e della sua storia. Ricorrenza questa evidenziata anche dall’espressione artistica del professor Piero Raffaelli di Campolongo che con una propria opera grafica, ha voluto ricordare questa impresa e il suo protagonista. La circostanza è stata altresì propizia per rafforzare l’amicizia tra il Club Alpino Italiano e il Club Alpino Austriaco “OESTERREICHISCHER ALPENVEREIN” fondato dallo stesso Grohmann nel 1862 unitamente al Barone Guido von Sommaruga e al geologo Edmund von Mojsisovics . Giova ricordare che il raduno a Monte Rotella (montagna sacra per gli alpini abruzzesi) è organizzato dall’Associazione Nazionale Alpini Gruppo di Pescocostanzo, a cui partecipano notoriamente numerosi soci del Club Alpino Italiano, di Associazioni Alpinistiche estere, della Fondazione Mauriziana e le rappresentanze di escursionisti provenienti dalle varie località del circondario. Al termine dell’ascensione alcuni partecipanti al raduno si sono recati in visita devozionale al Sacrario Nazionale Mauriziano d’Italia, dove a chiusura della singolare giornata, non sono mancati gli elogi del presidente della Fondazione Mauriziana Giuseppe Del Zoppo all’alpino Franco Donatelli custode del Sacrario che da anni ne cura la manutenzione, salvaguardando con dedizione un patrimonio storico monumentale ricco di testimonianze militari e di numerose sculture realizzate dai maggiori artisti della Terra d’Abruzzo.
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