Tagliacozzo Festival: in scena “Maria di Buenos Aires”
Tagliacozzo – (F.C.). Il 17 agosto a Tagliacozzo, alle 21.15, presso il Chiostro di San Francesco,Vincenzo Bocciarelli, trascorsi due anni nel luogo dove già nel 2017 con “Pierino e il lupo” di Prokofiev riscosse un notevole successo di pubblico e di critica, torna al Festival di Mezza Estate di Tagliacozzo per la gioia del pubblico, interpretando El duende in “Maria di Buenos Aires” di Astor Piazzolla diretto da Dejan Savic e per la regia Giandomenico Vaccari. “Mettere in scena la Maria di Buenos Aires di Astor Piazzolla e Horacio Ferrer – dice il grande regista Giandomenico Vaccari – è per un regista un onore e una sfida e di questo non posso che ringraziare il coraggio artistico e produttivo del Festival di Tagliacozzo. Un onore perché si ha la possibilità di dare vita scenica ad un capolavoro dell’ultima parte del Novecento, evento assai raro nel nostro lavoro sempre concentrato sulla storia passata e una sfida perché Maria non è un’opera in senso classico, anzi non è proprio un melodramma tanto che la sua definizione più corrente è Opera Tango. Un regista deve materializzare in scena l’immateriale mondo dei versi visionari e allucinati di Ferrer e l’ossessiva architettura musicale di Piazzolla. E poi deve raccontare di Maria, della sua Odissea nelle vesti prima di Donna condannata al sacrificio e poi di Ombra costretta a vagare per una città irreale, nevrotica, ingannevole e struggente.Un cammino concentrico e tragico che avvicina la Maria di Piazzolla e Ferrer ai grandi personaggi letterari “che vagano” alla ricerca del proprio senso e destino come il Bloom di Joyce o il Mattia Pascal di Pirandello. Lo spettacolo che con lo scenografo Giacomo Callari presenteremo non potrà prescindere dalla data di composizione della Maria, 1968 e soprattutto da quello che è accaduto pochi anni più tardi. Sarà una specie di conto alla rovescia fino al tragico 1976, anno del sanguinoso colpo di stato dei militari e della successiva strage di giovani e di oppositori del regime. Una macchia orrenda per la storia argentina, una macchia indelebile per la storia dell’America latina, un’altra macchia per la storia del Novecento. E il destino di Maria coinciderà sempre di più con quello della sua Buenos Aires, sempre più martoriata dalle torture, dai voli della morte, dalla soppressione della libertà. Il tango, suonato e ballato, sarà il linguaggio di questa storia, un ‘flusso interiore’ musicale, uno scanner affascinante e rapinoso che illuminerà le tappe di questa Odissea che, oggi, con gli occhi del presente, non è più solo il viaggio di Maria ma è anche il nostro di viaggio alla ricerca del senso dell’essere e del non essere. La musica come metafora ultima del cammino dell’uomo”. A fine agosto Bocciarelli sarà in finale al Militello Film Festival con il docufilm che lo vede protagonista dal titolo “Un Mistero Gabino” per la regia di Edoardo Torricella. A volerlo, come voce recitante nel ruolo che fu dei grandi maestri del teatro come Giorgio Albertazzi e Vittorio Gassman, il direttore d’orchestra, Maestro Yacopo Sipari di Pescasseroli, nonché direttore artistico del prestigioso Festival, giunto alla 35ma edizione, che vede grandi nomi della musica, del teatro e del cinema come Raul Bova, Nicola Piovani, Alessandro Haber, Sergio Rubini, Rocco Papaleo, Antonella Ruggiero, Simona Molinari, Gino Paoli, Danilo Rea, Stefan Milenkovic. “Sono straordinariamente onorato – dice Jacopo Sipari, direttore artistico del Festival di Tagliacozzo – di poter annunciare la produzione internazionale di Maria de Buenos Aires a Tagliacozzo Festival, una delle opere più belle del novecento, con un cast straordinario. E’ una coproduzione importante con Mauro Navarra, la regia di Giandomenico Vaccari, la direzione di Dejan Savic con le scene di Giacomo Callari”.
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