Abruzzo, persi 24.000 posti di lavoro


L’Aquila – L’Abruzzo è la regione che ha pagato il prezzo più pesante nella crisi che sta colpendo tutta Italia: ha perso 24.000 posti di lavoro nel 2009, pagando il prezzo più alto tra tutte le regioni italiane. Da Lombardia del Mezzogiorno, oggi la nostra regione è diventata a pieno titolo cenerentola. I dati sono dell’Istat, rivelati oggi, durante il congresso regionale della CGIL a Pescara. Il crollo è devastante, pari a -4,6% dell’occupazione, a causa del terremoto sicuramente, ma anche della crisi profonda che ha colpito il settore dell’auto in provincia di Chieti e del tessile in provincia di Teramo. Dalla CGIL critiche al presidente Chiodi, che dal canto suo ha annunciato oggi un’iniezione di altri 11 milioni di euro destinati al settore produttivo e alle imprese. Risorse che si aggiungono alle prospettive incoraggianti, a giudizio della Regione, che si delineano con la zona franca a L’Aquila. Obiettivo, la crescita dei sistemi produttivi.


25 Marzo 2010

Categoria : Economia
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