L’opinione: La rissa ci ha stufato – E le baracche della Marsica le hanno dimenticate tutti?
(di Gianfranco Colacito) – La rissa politica sta assumendo toni e raggiungendo picchi che francamente hanno stancato tutti. La campagna elettorale, anche qui in provincia dell’Aquila, è sconsumata, va avanti a gomitate e calci sotto la cintura. Niente di simile può essere utile al dramma aquilano, e dovrebbe essere ben chiaro per tutti. Invece non lo è perchè si è palesemente perduto il senso della misura. Spicca in questa rissa, alla quale partecipano anche fiori di personaggi, chi mantiene stile, compostezza e dignità , e non sarà difficile per gli elettori aquilani capire di chi si tratta. Anche perchè sono davvero pochi a ricordarsi che qui bisogna risolvere dei problemi che riguardano la vita o la morte di una città e del suo comprensorio, chiamato anche cratere sismico. Basta con urla e strepiti, si ravvedano gli esauriti e gli scalmanati, anche se siamo ad un passo dal voto e molto male è già stato fatto. La gente voterrà chi le darà fiducia, mantenendo decoro e senso pratico. Se i politici non hanno capito che è tempo di atteggiamenti seri, vadano a casa prima ancora del responso delle urne. Non sappiamo cosa farcene di urlatori, saltimbanchi, spiumati abitatori di un caravanserraglio indecoroso.
Quanto alle scompostezze, ce ne sono anche nella campagna elettorale pubblicirtaria. Il PdL ha messo in giro una cartolina che raffronta presunti containers in Umbria con la ricostruzione delle case antisismiche a L’Aquila. Prodi, dice la pubblicità , lasciò la gente nei containers, Berlusconi ha dato case. La Regione Umbria ha querelato il PdL, benchè forse qualche container in Umbria ci sia ancora. Ma con quale faccia parlarne, dimenticando che in Marsica ci sono ancora centinaia di baracche risalenti al terremoto del 1915? Forse chi cura la campagna pubblicitaria avrebbe dovuto essere più prudente…
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