Silvio: “Cialente non volle togliere macerie” – E lui: “Smentisco e sono amareggiato”
Sulmona – Pesante bordata contro Cialente di Berlusconi nel collegamento telefonico con Sulmona, questa sera durante la manifestazione a sostegno del candidato Del Corvo. “Noi volevamo togliere le macerie 11 mesi fa ma é stato il sindaco dell’Aquila Cialente e il Consiglio comunale a impedircelo perché ci hanno detto che volevano farlo con imprese locali.
La stampa ha esagerato come al solito pubblicando le foto delle carruiole con pochi mattoni sopra”. Lo ha detto il premier in collegamento telefonico aggiungendo: “Sono sicuro che conquisteremo la Provincia dell’Aquila anche se negli ultimi tempi hanno cercato di gettare fango su di noi e su tutto quello che abbiamo fatto”, ha poi chiuso parlando di elezioni. (Nella foto: Maggio 2009, Cialente e Berlusconi chiacchierano da buoni amici)
CIALENTE – “Smentisco categoricamente quanto affermato dal presidente Berluconi sulla rimozione delle macerie: né io né il consiglio comunale abbiamo mai impedito a Governo e protezione civile di togliere le macerie”.
È quanto afferma il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente in risposta alle dichiarazioni rese poco fa dal premier Berlusconi, intervenuto telefonicamente a Sulmona durante una manifestazione elettorale in sostegno del candidato alla presidenza della provincia Del Corvo.
“ Sono costretto, con imbarazzo istituzionale, a rispondere al presidente Berlusconi sulla questione delle macerie e lo sfido a dimostrare l’esistenza di atti pubblici che attestino la presunta volontà della giunta e del consiglio comunale a provvedere autonomamente alla rimozione delle macerie avvalendosi di imprese locali – ha dichiarato il sindaco Cialente – Anzi, abbiamo spesso lamentato come fosse impossibile la loro gestione con le normative e le ordinanze previste e ricordo che, sino al mese di gennaio, ho chiesto continuamente al capo dipartimento della protezione civile Bertolaso di intervenire d’urgenza sul problema, predisponendo altri siti per il conferimento e il trattamento dei detriti. Voglio sperare che quanto affermato dal premier sia solo frutto di un’ulteriore strumentalizzazione elettorale e non prefiguri, lungo la strada già aperta dal senatore Gasparri, una vergognosa tendenza a far ricadere sugli enti locali tutte le gravissime contraddizioni del Governo che restano ancora nella vicenda del terremoto aquilano.
Sono amareggiato – ha aggiunto Cialente – di dover trasmettere questo comunicato stampa al termine di una giornata che, ancora una volta, ha visto il mio ufficio di fatto occupato permanentemente dai cittadini dei 1397 nuclei familiari ai quali fu solennemente promesso che avrebbero avuto una casa fra settembre e dicembre. Case mai costruite (ed è forse questo il motivo per cui il premier non è più tornato all’Aquila).
Vorrei ricordare al presidente Berlusconi e al centrodestra – ha concluso il sindaco – che, con il presidente Chiodi e la presidente Pezzopane, nell’interese dela città, avevamo deciso di non fare polemica elettorale sul nostro dramma. Avrei avuto molto da dire. A quanto pare, un sindaco ha più senso delle istituzioni di un presidente del consiglio. Ma avremo modo di parlarne nelle prossime settimane”.
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