Case agibili: scese al 54,8%, quasi 65.500 gli sfollati, paura di tornare sotto i tetti
L’Aquila – La Protezione civile non diffonde notizie ufficiali, almeno non a tutti i mass media. Si sceglie il passaparola. In base a questo artigianale sistema di comunicazione, si apprende oggi che il numero delle case agibili nel territorio aquilano (naturalmente quello finora verificato, che esclude il martoriato centro storico) sarebbe sceso al 54,8%. Qualcosa in meno rispetto al 57-56% fatto trapelare nei giorni scorsi. Il dato viene diffuso da alcune fonti nel pomeriggio, ma non vi sono dettagli. Da ieri si continua a parlare dell’imminenza di un’ordinanza del sindaco per consentire il rientro negli edifici agibili.
Il sindaco Cialente non parla, almeno ufficialmente, e non vi sono comunicazioni ufficiali dal Comune. Circolano da ieri solo voci e c’è la corsa dei cronisti verso l’anticipo della notizia, che sicuramente avverrà a favore degli organi di stampa più vicini a Palazzo Margherita. Da più parti si fa notare che un’ordinanza non è uno scudo protettivo: la gente ha comunque paura di tornare nelle case. Scosse continue, oggi almeno altre tre, sei ieri. Oggi magnitudo 2,1, epicentro area Sud-Ovest. Gli sfollati del terremoto sono in totale 65.458. Di questi, 35.852 vivono nelle oltre 170 tendopoli allestite a L’Aquila e nel comprensorio, mentre gli altri vengono ospitati in alberghi della costa abruzzese e in abitazioni private nel resto della regione, a Roma ma anche in altre città più lontane, fino nel Veneto.
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