Casa studente, ateneo parte civile


L’Aquila – Il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione hanno accolto la proposta del rettore Ferdinando di Orio di costituire l’Università parte civile nel procedimento giudiziario sul crollo della Casa dello studente e di sospendere tutta l’attività accademica il 6 aprile nel ricordo della tragedia dello scorso anno.
“Come aveva preannunciato in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico – dice una nota – il rettore prof Ferdinando di Orio ha chiesto agli organi accademici di costituire l’Università dell’Aquila parte civile nel procedimento giudiziario che dovrà individuare le responsabilità del drammatico crollo della Casa dello studente, nel quale hanno perso la vita tanti studenti universitari aquilani. L’Università dell’Aquila si costituirà parte civile anche in tutti quei procedimenti penali che riguarderanno crolli di abitazioni nelle quali hanno perso la vita studenti universitari o situazioni che avrebbero potuto mettere a repentaglio la loro incolumità.
Il Senato Accademico, nella seduta del 16 marzo e il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 17 marzo, hanno approvato tale proposta.
E’ stata approvata anche l’altra proposta del rettore di Orio di sospendere tutta l’attività accademica il 6 aprile nel ricordo delle vittime della tragedia dello scorso anno.
“Queste iniziative che l’Università dell’Aquila ha deciso di intraprendere – spiega il rettore Ferdinando di Orio – hanno l’obiettivo di non dimenticare i tanti studenti universitari che hanno perso la vita nel crollo della casa dello studente, contribuendo alla ricerca dell’individuazione delle specifiche responsabilità nel procedimento penale in corso. Fin da subito, ho avvertito questo atto come un mio preciso dovere, che ora è stato formalizzato dagli organi accademici”.
“La costituzione come parte civile dell’Università dell’Aquila – continua il rettore di Orio – assume anche un valore simbolico di testimonianza critica nei confronti dell’attuazione del diritto allo studio nel nostro Paese e nella nostra Regione. Basti pensare che, a livello nazionale, la disponibilità di posti letto per la popolazione universitaria è appena del 2%, valore largamente inferiore a quello della Francia e della Germania dove è del 10% o della Finlandia dove è del 30%, e che in Abruzzo non raggiunge lo 0.50%”.
“A questa carenza cronica della nostra regione, si devono aggiungere le difficoltà determinate dal sisma che hanno colpito gli studenti dell’Università dell’Aquila, e che ho ripetutamente denunciate anche in questi ultimi giorni”
“Collegata a questa iniziativa – conclude il rettore di Orio – è anche la decisione di sospendere tutta l’attività accademica il 6 aprile nel ricordo della tragedia dello scorso anno. L’intenzione è quella di fare del 6 aprile un giorno della memoria per la nostra Università, nel suo legame indissolubile con la città dell’Aquila. In questo modo vogliamo ricordare tutte le vittime della nostra città e, in particolare, i nostri studenti che hanno perso la vita nella loro stagione più bella, quella che lega la giovinezza allo studio e alla formazione. Alla loro memoria dedichiamo il nostro lavoro di questi mesi e dei prossimi anni, perché è proprio nella loro memoria che questo lavoro trova la sua motivazione più forte ed il significato più vero e pregnante”.


24 Marzo 2010

Categoria : Cronaca
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