Provincia, 47 aree verdi ai privati
Teramo – Al momento sono 47 le aree verdi che potranno avere uno sponsor privato ma l’elenco è destinato ad aumentare. E’ stato pubblicato il bando e il disciplinare per il progetto di manutenzione degli spazi verdi: rotonde, spazi adiacenti le strade provinciali, giardini di scuole da tenere in ordine in cambio di pubblicità gratuita laddove consentito dal Codice della strada o di targhe di ringraziamento dell’ente con citazione dello sponsor (nel caso delle rotonde) o ancora di sponsorizzazioni con carattere di comunicazione sociale.
Il privato dovrà garantire il programma manutentivo previsto da un “Disciplinare Tecnico” appositamente studiato dal servizio Concessioni dell’ente; il funzionario responsabile, Alessandro Di felice, ha anche individuato le specie arboree congruenti con i luoghi.
La durata dell’affidamento non potrà essere inferiore a tre anni.
I Comuni interessati sono: Martinsicuro; Controguerra; Teramo; Campli; Mosciano S. Angelo; Tortoreto; Castilenti; Colledara; Roseto degli Abruzzi; Castiglione Messer Raimondo.
Info e documentazione al link
http://www.provincia.teramo.it/aree-tematiche/finanza-e-contabilita/concessioni/avviso-pubblico-per-l-affidamento-in-adozione-di-aree-verdi-della-provincia-di-teramo/
«Questi sono gli scambi virtuosi fra pubblico e privato – ha affermato il presidente Diego Di Bonaventura presentando l’iniziativa questa mattina in conferenza stampa insieme ai consiglieri delegati Lanfranco Cardinale e Gennarino Di Lorenzo e del responsabile di procedimento Alessandro Di Felice – il successo della cena sospesa ai Prati di Tivo è una testimonianza di come questo connubio porti risultati molto positivi. Su questa strada intendiamo proseguire pensando, ad esempio, ad un bando per i beni comuni risolvendo in questo modo il problema degli spazi per le associazioni o allungando la lista degli spazi da far gestire e penso ai Giardini Pannella a Teramo. E’ un segnale nei confronti della comunità perché la nostra volontà è quella di cercare la collaborazione dei cittadini e delle imprese nella convinzione che tutti abbiamo da guadagnarci e che questo tipo di operazioni aumenta la consapevolezza dei cittadini nei confronti del valore del bene pubblico. L’ente non ha speso nulla solo il lavoro dell’ufficio competente”.
E a questo proposito, ha sottolineato il consigliere Cardinale: “Va dato merito al funzionario Di Felice di aver studiato a fondo la materia e di aver trovato le soluzioni giuste superando anche quell’approccio da burocrazia difensiva che spesso impedisce alle buone idee di decollare. Non parliamo solo di manutenzioni ma di decoro del paesaggio e di un nuovo modo di intendere il rapporto con il cittadino”.
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