“Intrecci sanità-politica, Chiodi sta a guardare”


L’Aquila – Scrive Carlo Costantini, capogruppo regionale IdV: “Societa’ appositamente costituite che si candidano a rilevare dal fallimento la Clinica Villa Pini, i Presidenti delle Province di Pescara e Chieti che, pochi minuti dopo avere ricevuto i referenti, si ritengono incredibilmente gia’ in grado di esprimere apprezzamento per il loro piano industriale e dichiarano congiuntamente di essere favorevoli al progetto, il Gruppo Neuromed del parlamentare PdL Patricello che acquista la parte del Gruppo Villa Pini non dichiarata fallita, ma che poi in parte smentisce l’acquisto, il Presidente della Provincia di Pescara che e’ amministratore di societa’ direttamente o indirettamente interessate a queste operazioni e che comunque ospita le loro sedi legali nel suo studio professionale, che poi e’ lo stesso studio professionale di chi a sua volta le amministra e che poi e’ anche consigliere di amministrazione della F.I.R.A..
Insomma, un ginepraio di intrecci tra affari e politica, di probabili prestanomi, di interessi piu’ o meno legittimi davvero senza precedenti, che si aggiungono alla privatizzazione dell’Ospedale di Sant’Omero, ai probabili conflitti di interessi del Sub Commissario Baraldi, alla fuga dell’altro sub commissario Rossini ed a tanto altro.
Ma come e’ possibile, considerato che tutti questi interessi non si muovono per realizzare una iniziativa privata in senso stretto, ma si muovono per accaparrarsi direttamente e/o indirettamente accreditamenti, convenzioni e, dunque, soldi dal bilancio della Regione?
E’ la Regione che deve scegliersi gli interlocutori seguendo criteri predeterminati, procedure trasparenti e vagliandone la credibilita’ da tutti i punti di vista o chiunque puo’ in Abruzzo svegliarsi la mattina e diventare partner della Regione (facendo shopping di societa’ convenzionate) o pretendere di diventarlo (costituendo una societa’ e presentando un piano industriale)?

La verita’ e’ che in Abruzzo si e’ creato un vuoto gigantesco in termini di politica sanitaria, di programmazione, di ristrutturazione del sistema; un vuoto alimentato da una Giunta che non si riconosce negli atti di programmazione del centrosinistra (come potrebbe essere anche un suo diritto) ma che tuttavia, non avendoli sostituiti con altri, vive alla giornata in una condizione di assoluta “anarchia”, senza una visione d’insieme e senza un piano strategico.
Ed e’ incredibile che, rispetto a questa condizione oggettiva, incontestabile ed esplicitamente evocata dagli stessi Tribunali Amministrativi che periodicamente condannano la Regione, la risposta della Regione possa essere rinviata ad un tentativo di sensibilizzazione dei Giudici da parte di Chiodi, piuttosto che al rispetto delle leggi che da anni vengono violate.
E’ questa totale mancanza di regole e di principi, di natura programmatoria, prima ancora che prescrittiva, che azzera la trasparenza come valore e che apre spazi significativi anche agli appetiti piu’ “estemporanei” o alle operazioni piu’ “funamboliche”: i vuoti prima o poi trovano sempre qualcuno interessato a colmarli.

Pescara, 24 marzo 2010

Carlo Costantini
Capogruppo IdV Regione Abruzzo

il Gruppo Neuromed del parlamentare PdL Patricello che acquista la parte del Gruppo Villa Pini non dichiarata fallita, ma che poi in parte smentisce l’acquisto, il Presidente della Provincia di Pescara che e’ amministratore di societa’ direttamente o indirettamente interessate a queste operazioni e che comunque ospita le loro sedi legali nel suo studio professionale, che poi e’ lo stesso studio professionale di chi a sua volta le amministra e che poi e’ anche consigliere di amministrazione della F.I.R.A..
Insomma, un ginepraio di intrecci tra affari e politica, di probabili prestanomi, di interessi piu’ o meno legittimi davvero senza precedenti, che si aggiungono alla privatizzazione dell’Ospedale di Sant’Omero, ai probabili conflitti di interessi del Sub Commissario Baraldi, alla fuga dell’altro sub commissario Rossini ed a tanto altro.
Ma come e’ possibile, considerato che tutti questi interessi non si muovono per realizzare una iniziativa privata in senso stretto, ma si muovono per accaparrarsi direttamente e/o indirettamente accreditamenti, convenzioni e, dunque, soldi dal bilancio della Regione?
E’ la Regione che deve scegliersi gli interlocutori seguendo criteri predeterminati, procedure trasparenti e vagliandone la credibilita’ da tutti i punti di vista o chiunque puo’ in Abruzzo svegliarsi la mattina e diventare partner della Regione (facendo shopping di societa’ convenzionate) o pretendere di diventarlo (costituendo una societa’ e presentando un piano industriale)?
La verita’ e’ che in Abruzzo si e’ creato un vuoto gigantesco in termini di politica sanitaria, di programmazione, di ristrutturazione del sistema; un vuoto alimentato da una Giunta che non si riconosce negli atti di programmazione del centrosinistra (come potrebbe essere anche un suo diritto) ma che tuttavia, non avendoli sostituiti con altri, vive alla giornata in una condizione di assoluta “anarchia”, senza una visione d’insieme e senza un piano strategico.
Ed e’ incredibile che, rispetto a questa condizione oggettiva, incontestabile ed esplicitamente evocata dagli stessi Tribunali Amministrativi che periodicamente condannano la Regione, la risposta della Regione possa essere rinviata ad un tentativo di sensibilizzazione dei Giudici da parte di Chiodi, piuttosto che al rispetto delle leggi che da anni vengono violate.
E’ questa totale mancanza di regole e di principi, di natura programmatoria, prima ancora che prescrittiva, che azzera la trasparenza come valore e che apre spazi significativi anche agli appetiti piu’ “estemporanei” o alle operazioni piu’ “funamboliche”: i vuoti prima o poi trovano sempre qualcuno interessato a colmarli”.
(Nella foto: Intreccio di rami, bello, mentre quello denunciato da IdV lo è molto meno…)


24 Marzo 2010

Categoria : Politica
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