Comune L’Aquila: attacco minoranza su questione Asm
L’Aquila – (F.C.). I consiglieri comunali aquilani di minoranza Paolo Romano, Stefano Palumbo, Giustino Masciocco, Elisabetta Vicini, Elia Serpetti, Emanuela Iorio, Americo Di Benedetto, Antonio Nardantonio, Stefano Albano, Lelio De Santis, Angelo Mancini, hanno espresso alcune loro considerazioni sulla questione Asm:”Nel bestiario che si sta disegnando sulla vicenda Asm, tra asini e sciacalli, mancano le vipere che, sentendosi minacciate, riescono a difendersi solo sputando veleno, quello che stilla da ogni parola del sindaco del capoluogo. Non c’è niente di giustizialista nel chiedere di mettere l’interesse pubblico, ovvero dei cittadini, prima degli equilibri politici all’interno della maggioranza, unico vero interesse da parte di Biondi nella gestione delle società partecipate. Il sindaco – hanno precisato – dovrebbe infatti sapere che l’Anac non è un organo dell’opposizione, ma un organismo istituzionale di garanzia; davanti al rischio e al conseguente giudizio di inconferibilità dell’incarico a Paolo Federico, l’opposizione si è preoccupata di mettere in guardia l’amministrazione sugli effetti diretti e indiretti sulla cittadinanza che tale ipotesi avrebbe determinato. Le cose sono andate purtroppo come temevamo e il tentativo di Biondi di minimizzare una sospensione fino a tre mesi e le conseguenze economiche e gestionali che potrebbero derivarvi è sintomo di assoluta tracotanza. La norma dice infatti che basterebbe un semplice ricorso da parte di un qualunque cittadino a far saltare atti come il contratto di servizio, il bilancio dell’Asm o il Pef, atto propedeutico alla copertura della Tari. In poche parole si rischierebbe di inficiare un servizio essenziale come la raccolta dei rifiuti di cui si occupa l’Asm. I pasticci e l’impreparazione amministrativa di questa Giunta – hanno quindi concluso i consiglieri comunali di minoranza – assumono contorni giorno dopo giorno sempre più preoccupanti, con un sindaco che, messo all’angolo dalla sua stessa maggioranza, per nascondere i suoi fallimenti, prova a dipingere scenari di risanamento delle partecipate che trovano riscontro solo in una dimensione immaginaria”.
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