Terme Caramanico, porto delle nebbie


Se l’Abruzzo dovesse perdere le Terme di Caramanico, la Regione verrebbe lapidata come la presunta adultera Maria Maddalena, con la differenza che nessuno direbbe “chi è senza peccato scagli la prima pietra”.
Il rischio che in agguato siano brutte sorprese è verosimile, perché finora nessun politico è salito a Caramanico dalla capitale politica – Pescara – ad assumere impegni e dare solide garanzie.
Nessuno ha detto: “Il problema è risolto”. Nessuno ci ha messo9 la faccia assumendosi oneri e onori. La Terme sono un porto delle nebbie.
Ci sono parti politiche che stanno inzuppando il biscotto nel problema, usandolo a proprio favore. Propaganda, ricerca di verginità e accuse al regime regionale oggi in serpa. Poco per venirne fuori con una garanzia credibile sul futuro delle Terme. Come sempre è accaduto , e oggi accade, la politica e le istituzioni sono gelatinose e tremolanti. Non è incoraggiante. Ma attenti alla lapidazione.

PENSIERINO – Quel giovialone del presidente USA Trump (che tra i suoi fidati conta un oriundo di Caramanico, guarda caso…) ha detto che imporrà dazi sui vini francesi. Aggiungendo: tanto i vini americani sono molto meglio. Le spari pure grosse, presidente, ma non esageri… E impari qualcosa sui vini,



27 Luglio 2019

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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