ASM, servono professionalità e non precari


L’Aquila – Francesco Marrelli (CGIL) ed Ezio Coletti, Fp Cgil scrivono: ” Già lo scorso gennaio questa organizzazione sindacale espresse alcune considerazioni sugli obiettivi dati dall’amministratore unico di Asm spa per l’anno 2019, tra i quali il raggiungimento della raccolta differenziata anche nelle frazioni oggi escluse dal servizio. Tale impegno presuppone un maggiore investimento di personale e di mezzi poiché l’età media dei lavoratori è attualmente di circa 53 anni. Lo scorso 11 luglio il Comune dell’Aquila ha rinnovato all’Asm il Contratto di Servizio, per un valore di 14 milioni e per la durata di cinque anni, prorogabili di ulteriori tre anni, dunque è necessaria – da parte di Asm – una verifica dell’effettivo fabbisogno del personale operativo necessario ad estendere la raccolta porta a porta anche nelle frazioni, garantendo al contempo un adeguato servizio nel centro storico. Asm quindi deve ragionare sull’organizzazione del lavoro e migliorare la programmazione del servizio, con una programmazione condivisa con il coinvolgimento dei sindacati rispetto all’impiego del personale e un’attenta analisi dei carichi di lavoro che tuteli i lavoratori più anziani. L’Asm dunque illustri e consegni ai sindacati un piano industriale (sostenuto dalle relative coperture economiche) e proceda tempestivamente, a norma di legge, con un avviso pubblico quale unico strumento concorsuale per un’azienda a totale partecipazione pubblica, dalla cui graduatoria la stessa Asm potrà attingere anche negli anni futuri considerando i prossimi pensionamenti con la cosiddetta “quota 100” e il lavoro gravoso. I lavoratori dal canto loro avranno garanzie di progettualità personali e familiari, perché inclusi a tempo indeterminato in un processo produttivo. La Cgil e la Fp-Cgil anticipano fin d’ora che ricorreranno ad ogni azione per contrastare il fenomeno del precariato nelle aziende pubbliche. Per l’Asm non c’è più spazio per la temporaneità! Bisogna avere un’idea precisa di come deve evolvere l’azienda e quale ruolo dovrà assumere all’interno dell’unica Autorità di Gestione regionale (AGIR), così come all’interno del ciclo integrato dei rifiuti e in seno a un servizio espletato anche nei comuni limitrofi oggi appannaggio di un’altra azienda pubblica. Per Asm è giunto il momento di ragionare sull’“economia circolare”, sul cosiddetto “end of waste”, rifiuti zero (il totale recupero dei rifiuti che diventano nuovi materiali riutilizzabili), perché anche il Piano Regionale dei rifiuti va nella direzione dell’economia circolare. Tutti i giorni si legge sulla stampa di come la città dell’Aquila debba diventare “città tecnologica”, “smart city” dove sperimentare la “rete elettrica intelligente” e la “mobilità verde”, ma nulla si dice – a lungo termine – in tema di gestione dei rifiuti. Il Centro di Raccolta attivo presso il nucleo industriale di Bazzano di certo intercetta e scoraggia l’abbandono dei rifiuti, ma non è un impianto di trasformazione. La piattaforma nella sede Asm di Bazzano dev’essere maggiormente implementata e automatizzata nei processi, e dato che anche la piattaforma è parte integrante del sistema produttivo di Asm neanche qui possono operare lavoratori con contratto a scadenza perché, proprio quando ne hanno acquisito i processi di lavorazione, vanno via poiché il loro contratto è scaduto. È assurdo! Ecco quindi un altro motivo della necessità di un avviso pubblico per un lavoro stabile. Questa organizzazione sindacale chiede che si apra un confronto con l’amministrazione comunale, che dell’Asm è proprietaria, rispetto a questi temi, affinché si traducano in obiettivi politici e aziendali da raggiungere rispetto a un’attività così complessa e delicata come la gestione dei rifiuti.

Francesco Marrelli, Cgil L’Aquila Ezio Coletti, Fp Cgil L’Aquila


27 Luglio 2019

Categoria : Attualità
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