UIL: centro mondiale alimentare a L’Aquila
Pescara – La Uil Abruzzo fa appello al Presidente Gianni Chiodi affinché la proposta dell’istituzione all’Aquila di un Centro Mondiale per la Sicurezza Alimentare non venga abbandonata, ma anzi sia portata celermente a compimento. Lo scrive il segretario regionale Roberto Campo.
Il Presidente Chiodi ha molto opportunamente fatto inserire questa proposta nel pacchetto di progetti promossi dall’OCSE per il rilancio dell’Aquila dopo il terremoto: in un primo incontro (3 luglio 2009) sono stati indicati alcuni filoni su cui lavorare, accomunati dall’idea di valorizzare L’Aquila come polo della conoscenza, tra cui uno che fa capo all’Istituto del Gran Sasso; nel secondo (10 settembre 2009), dentro il filone che fa capo all’Istituto del Gran Sasso si è convenuto di inserire la proposta dell’istituzione all’Aquila di un Centro Mondiale per la Sicurezza Alimentare.
Purtroppo, però, questo percorso positivo sembra essersi interrotto, anche a causa del venir meno del ruolo dell’OCSE e dell’incompiuta definizione della “governance” della ricostruzione.
Nel frattempo, si è fatta avanti Parma, che ha firmato il 12 marzo 2010 con il Ministro della Salute un Protocollo per porsi come polo della sicurezza alimentare.
La proposta dell’istituzione all’Aquila di un Centro Mondiale per la Sicurezza Alimentare, avanzata dal Direttore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo, Vincenzo Caporale, è uno dei progetti che come Uil Abruzzo abbiamo presentato nel volume “Abruzzo 2010”, convinti della sua bontà, valutazione evidentemente condivisa dal Presidente Chiodi, cui ora siamo chiamati a dare seguito.
È urgente muoversi per non farsi sfuggire l’opportunità di mettere un tassello importante nella costruzione dell’Aquila di domani.
La Uil Abruzzo chiede pertanto al Presidente Chiodi che apra subito un confronto con il Governo, in particolare con i Ministri dell’Economia e della Salute, per avere all’Aquila il Centro Mondiale per la Sicurezza Alimentare, a partire dalla volontà di aderire alla proposta espressa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale.
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