L’Abruzzo che non cambia mai
Nell’Abruzzo lento, tardivo, indeciso c’è negli anni qualcosa di immutabile, caratteriale. Trascorrono gli anni e salgono sul palcoscenico pigro e polveroso personaggi e big politici di aree e ideologie differenti. Ma nulla cambia. Si gettano via anni e risorse, tutto qui.
Volete esempi?
Eccone due. A Sulmona il ponte Morandi scricchiola e dà segni di ammaloramento, ma non basta un anno per intervenire almeno con manutenzione. Ora cadono pietre. Ma c’è chi trova scuse, dice che c’erano cose urgenti da fare prima…
A L’Aquila da dieci anni il Duomo è maceria, ma solo ora sondaggi archeologici rivelano strutture sottostanti una navata. Tradotto: ci vorrà tempo. Altro tempo, chi sa quanto; forse anni. Almeno i i sondaggi in dieci anni non potevano farli?
PENSIERINO- Pare quasi che quando sono in ballo grosse somme, i lavori debbano durare a tempo indeterminato. Quelli pubblici, è chiaro. Così poi costano di più e qualcuno ne gioisce impudicamente. Come sempre, Abruzzo uguale a se stesso.
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