“Che bello se tornano la bancarelle”
L’Aquila – La poetessa e scrittrice Anna Ventura ci invia questo suo delicato pensiero: “Ancora una bella notizia,dal quotidiano di stamani: la piazza si riapre alle bancarelle. Non importa come, non importa perché; voglio scacciare il pensiero (atroce) di un a qualche remota regia politica. Voglio credere, da sognatrice coi piedi per terra quale sono, che chi è tornato a riprendersi la piazza sia la gente della piazza , quella che conoscevo così bene, e vedevo ogni mattina .Quella che,d’inverno, accende i fuochi nei calderoni , dove la brace li difenderà per tutto il giorno dal gelo aquilano,quella che chiama chi passa per nome, e accende tra un banco e l’altro un teatro di motti e voci che farebbe invidia a Goldoni
.Ogni tanto, in passato, si ventilava l’ipotesi di una rimozione del mercato dalla piazza principale, e a me si stringeva il cuore: sarebbe stato un errore grossolano, peggio del calice di Piazza Salotto a Pescara. Il paragone non è occasionale; l’Abruzzo procede a due velocità : quella del lancio verso il futuro, e quella della conservazione. Se Pescara si protende verso il domani (quello del calice piangente è un incidente di percorso, e di percorso estetico), L’Aquila deve soprattutto conservare: un patrimonio artistico eccezionale, innanzitutto,e, subito dopo,una cultura: una cultura borghese , di tutto rispetto, e una cultura popolare, altrettanto importante. Finora, la cultura popolare si è vista di più, anche sotto l’urgenza della necessità . Forse è ora che anche la cultura borghese acquisti maggiore visibilità ”.
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