L’Aquila nel cinema
L’Aquila – (di Carlo Di Stanislao) – Secondo appuntamento, mercoledì 24, con inizio alle 17, presso l’auditorium Sericchi della Carispaq, in via Strinella, della rassegna cinematografica, curata dal critico Piercesare Stagni, con il contributo dell’Istituto Cinematografico La Lanterna Magica, dedicata ai film girati a L’aquila e nei dintorni, in un arco temporale che abbraccia ben 40 anni. Dopo “Il ritorno di Don Camillo”, che ha aperto la rassegna in sei puntare settimanali, lo scorso 17, vedremo proiettato il capolavoro di Fellini “La strada”, ampiamente girato ad Ovindoli, con attori e comparse prese dal famoso Circo Saltanò, vincitore dell’Oscora per il miglio film straniero nel 1957. Con questo film Fellini prende le distanze dal Neorealismo , ponendo le basi del mondo ricco di suggestioni favoleggianti che costituirà la peculiarità della sua affascinante poetica; proprio scostandosi dal cinema come ”pedinamento del reale” Fellini costruisce un modo unico di fare cinema ritraendo la società attraverso i costumi sognanti del circo. L’allegoria utilizzata è di derivazione fiabesca, i suoi personaggi spiegano anche grazie alla forza elementare dell’emozione e dello stupore i complessi sentimenti che animano il reale. Allo stesso modo, però, tali personaggi non sono totalmente irreali, sostituendo il circo alla fiaba si viene a creare uno stabile punto d’incontro tra l’immaginazione e la tangibilità della vita: se, infatti, nelle fiabe il personaggio è il vestito dell’idea, nel circo sotto un vestito ci sono delle persone. Gli artisti circensi che animano La Strada non sono scissi dalla loro maschera e in questo compendio tra persona e personaggio possono rivelare il mondo in cui vivono. Leitmotiv della pellicola quindi non è solo il peregrinare da un borgo all’altro di questi “artisti” marginali che si esibiscono per pochi soldi, ma la denuncia della condizione della donna nel tessuto sociale dell’epoca. Gelsomina, venduta dalla famiglia a Zampanò, personifica questa donna oggetto spesso incapace di reagire alla brutalità del mondo che la circonda; Zampanò dal canto suo rappresenta invece il lato di una società rozza e maschilista. Metafora del viaggio inteso come di diverse realtà particolari, che insieme costruiscono la coralità dell’esistenza, potrò suggerirci non pochi spunti di riflessione in questo inizio di viaggio ricostruttivo di muri ed umanità, che ci riguarda. Nelle numerose realtà sfiorate spicca una figura centrale, quella del Matto: se Gelsomina e Zampanò rappresentano una sorta di lato materiale dell’esistenza il Matto rappresenta l’essere pensante, la sfera cognitiva, la vita dell’anima di un funambolo che racchiude in sé il senso della precarietà della vita, “appesa” tra l’esserci e il non esserci. Cosciente di esistere, riesce a spiegare finalmente a Gelsomina che anche lei pur se considerata “cosa” fa parte ed è utile al mondo. Insegnamento corroborante, per noi povere cose con un presente difficile, un passato spezzato ed un futuro tutto da costruire. Si ricorda che tutta la cittadinanza è invitata alla proiezione che è del tutto gratuita, grazie al patrocinio della Carispaq e dell’Istituto Cinematografico La Lanterna Magica, in collaborazione con l’Accademia dell’Immagine, l’Abruzzo Film Commission e con il patrocinio della Provincia dell’Aquila. Di seguito riportiamo i prossimi appuntamenti, sempre presso l’audotoriumn Sceicchi della Carispaq in via Strinella e con inizio alle 17.
MERCOLEDÌ 31 MARZO 2010 – CONTINUAVANO A CHIAMARLO TRINITÀ
di E.B. Clucher, Italia 1971
con Terence Hill (Mario Girotti),
Bud Spencer (Carlo Pedersoli),
Enzo Tarascio, Pupo De Luca
MERCOLEDÌ 7 APRILE 2010 – IL DESERTO DEI TARTARI
di Valerio Zurlini, Italia/Francia 1976
con Jacques Perrin, Vittorio Gassman, Giuliano Gemma,
Philippe Noiret, Jean Louis Trintignant, Max von Sydow,
Fernando Rey, Francisco Rabal
MERCOLEDÌ 14 APRILE 2010 – PARENTI SERPENTI
di Mario Monicelli, Italia 1992
con Alessandro Haber, Marina Confalone, Paolo Panelli,
Cinzia Leone, Monica Scattini
MERCOLEDÌ 21 APRILE 2010 – UNA PURA FORMALITÀ
di Giuseppe Tornatore, Italia 1994
con Gerard Depardieu, Roman Polanski, Sergio Rubini,
Tano Cimarosa
Non c'è ancora nessun commento.