Ricordi – Quando il maestro perse la strada
L’Aquila – Il maestro riposa nell’ovattato silenzio della rianimazione, e nessuno sa se abbia memorie o ricordi della vita passata. Un ricordo noi lo abbiamo, invece, e riemerge in questi giorni, Tanti anni orsono (quando l’Università era un attivo centro culturale) Camilleri fu invitato a L’Aquila per un incontro da tenersi nel piccolo auditorium di via Camponeschi. C’era già tanta gente ad aspettarlo, docenti, studenti, curiosi, giornalisti. Lo scrittore era al culmine della sua notorietà , uscivano i primi Montalbano, leggerlo e parlarne era molto modaiolo.
L’era era arrivata, chi accompagnava Camilleri era con gli altri ad aspettare che arrivasse a piedi. Nessuno però sapeva dove fosse finito nei meandri del centro aquilano. Trascorse una mezzora, e l’ansia cominciava a diffondersi. Il maestro non era ancora molto vecchio, ma malfermo, dalla vista non acuta, e soprattutto fumatore accanito. Partirono dei gruppetti di persone a cercarlo nei dintorni. Alla fine lo trovarono in via Sam Martino, una delle più belle del centro, tra antichi palazzi e pietre scolpite. Camilleri se n’era andato a camminare nel bel centro aquilano, incantato tra fontane e palazzi aviti, ma aveva perso la strada del ritorno e non aveva guardato l’orologio.
Finì tutto con una risata e la serata andò benissimo. Forse tra i vicoli semidistrutti di quella città che oggi, tornando, non potrebbe vedere più, aleggiano pensieri e ricordi del grande narratore siciliano. Non ci lasci, maestro.
Non sapremmo davvero con chi sostituirla in questo mondo divenuto stupido e incolto.
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