Ricordi – Quando il maestro perse la strada


L’Aquila – Il maestro riposa nell’ovattato silenzio della rianimazione, e nessuno sa se abbia memorie o ricordi della vita passata. Un ricordo noi lo abbiamo, invece, e riemerge in questi giorni, Tanti anni orsono (quando l’Università era un attivo centro culturale) Camilleri fu invitato a L’Aquila per un incontro da tenersi nel piccolo auditorium di via Camponeschi. C’era già tanta gente ad aspettarlo, docenti, studenti, curiosi, giornalisti. Lo scrittore era al culmine della sua notorietà, uscivano i primi Montalbano, leggerlo e parlarne era molto modaiolo.
L’era era arrivata, chi accompagnava Camilleri era con gli altri ad aspettare che arrivasse a piedi. Nessuno però sapeva dove fosse finito nei meandri del centro aquilano. Trascorse una mezzora, e l’ansia cominciava a diffondersi. Il maestro non era ancora molto vecchio, ma malfermo, dalla vista non acuta, e soprattutto fumatore accanito. Partirono dei gruppetti di persone a cercarlo nei dintorni. Alla fine lo trovarono in via Sam Martino, una delle più belle del centro, tra antichi palazzi e pietre scolpite. Camilleri se n’era andato a camminare nel bel centro aquilano, incantato tra fontane e palazzi aviti, ma aveva perso la strada del ritorno e non aveva guardato l’orologio.
Finì tutto con una risata e la serata andò benissimo. Forse tra i vicoli semidistrutti di quella città che oggi, tornando, non potrebbe vedere più, aleggiano pensieri e ricordi del grande narratore siciliano. Non ci lasci, maestro.
Non sapremmo davvero con chi sostituirla in questo mondo divenuto stupido e incolto.


21 Giugno 2019

Categoria : Attualità
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