PICCOLA CRONACA DI UN SOLSTIZIO TROPICALE
Quanti anni sono trascorsi dall’ultimo solstizio osservato all’alba? Più di quanti ne ricordiamo. E allora, con un giorno di anticipo sul vero solstizio (che sarà domani 21) lasciamo senza soffrire troppo a causa del caldo le lenzuola inumidite e andiamo verso le sei ad osservare il sorgere del Sole . Tra oggi e domani le differenze saranno impercettibili. va bene così.
L’aria è già tiepida, non spira un refolo di vento. Non si muove foglia, cantano poco e svogliati gli uccelli della prima luce.
L’astro spunta dall’orizzonte piatto. Quel punto, rispetto a dove siamo, è esattamente l’Est. Stasera il punto in cui il Sole tramonterà sarà esattamente l’Ovest. La sola vista del Sole nascente dà la sensazione di caldo. L’aria è umida, siamo quasi come nelle terre tropicali. Si comincia a sudare. Tre ore dopo il Sole sarà salito verso lo zenith, spostandosi di alcuni gradi verso Sud Est nella sua declinazione. A mezzogiorno le ombre saranno strette, la luce cadrà quasi verticale. I muri e le serrande sono caldi. Pochi insetti, pochi uccelli, solo un gatto che dorme sotto una siepe, fedele all’ombra. La nostra presenza non lo turba.
Verso le 10 azzardiamo un’uscita di poche decine di metri. Al bar per il caffè fa un caldo da Tripoli. Al negozio per il pane c’è il climatizzatore che gela il sudore. Niente di peggio, pagheremo con dolori e torcicollo. Aria e asfalto sono afa e lava vulcanica. L’umidità dell’aria spadroneggia. La gente veste poco e male, sbuffa e sospira. Ci torna in mente un vecchio amico che sgocciolando sudore sotto una pesante telecamera, tanto tempo fa, diceva: “Deve arrivare novembre”.
Il Sole marcia indifferente nel cielo poco azzurro: cerca il suo vertice. Da dop0 domani le giornate cominceranno ad accorciarsi , fino al prossimo solstizio di dicembre. Solstizio, dal latino, significa Sole fermo. Ma è solo un’impressione. Sole bollente, invece, mpm è un’impressione.
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