Sanità, rinasce in tenda Pneumologia

L’Aquila – Pochi secondi di selvaggio sussulto del suolo, e uno dei fiori all’occhiello dell’ospedale S.Salvatore, il reparto di Pneumologia diretto da Alfeo Fiore-Donati, è finito in pezzi: lesioni, spaccature dei muri, calcinacci, paurose fenditure delle pareti e dei soffitti. Tutto da rifare per tutti i bravissimi dipendenti della specializzazione. Ma Fiore-Donati, da vecchio rugbista roccioso e ruvido, ma cuore d’oro, non si è perso d’animo e ora Pneumologia funziona come meglio può sotto le tende dell’ospedale da campo allestito al S.Salvatore. Tutti presenti, tutti bravi e premurosi come prima, anche se il cielo non è più di solai consistenti, ma di tela. Trasferite apparecchiature e uffici, camere di degenza e di specialistica, Pneumologia va avanti separata dal cielo (e dalle piogge incessanti di questi giorni, perchè madre natura quando ci si mette non fa mancare niente) soltanto da precari soffitti di stoffa pesante o da lamiere. Importante è esserci, comunque, perchè i pazienti non perdano la speranza e si sentano coccolati e curati come prima. Fiore-Donati ha tanti ottimi collaboratori, colleghi, paramedici, tutta gente che mette prima il lavoro di ogni altra cosa. L’inferno finirà, o almeno siamo tenuti a sperare che sia così, prima o poi.

Se L’Aquila tornerà a volare, come dicono con un pizzico di affettuosa retorica tutti, sarà anche per queste gran brave persone. Naturalmente anche altrove nella sanità è così, perchè di sforzi e sacrifici ne stanno facendo in tanti. Ma Pneumologia, con la vicina Cardiologia e l’unità di emergenza inaugurata di recente (affidata al dr.Paolo Carducci), è un posto delicato. Speriamo che le sia concesso di rispondere alle esigenze dei malati sempre e bene. Fiore all’occhiello si può essere anche quasi sotto le stelle, che stanno a guardare.

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