Difficile fare il sindaco di Pescara


Comincia per Carlo Masci, politico navigato, il lavoro più difficile assegnatogli dai cittadini: fare il sindaco a Pescara. D0veroso, quindi, prima di tutto fargli gli auguri, ma soprattutto farli ai pescaresi. La città al centro di una estesa area metropolitana, una delle più grandi dell’Adriatico, ha risorse, forze, vivacità innata, tutti requisiti che rendono logica la sua crescita. Ma non cresce come dovrebbe. Né il progetto della Nuova Pescara potrebbe migliorare la situazione: forse, al contrario, renderla più problematica.
Da sempre si trascinano problemi enormi: mare sporco, porto insabbiato, aria inquinata dal traffico, aree di risulta male usate, allagamenti ad ogni pioggia, difficile rapporto con gli immigrati, oggi anche una malavita aggressiva e rapace. Faticosa attenzione nei confronti della cultura.
I sindaci prima di Masci non hanno migliorato situazioni stagnanti da decenni. Ora per Masci è più difficile tentare di farlo e dovrà impegnarsi più dei suoi predecessori. Tutti hanno il dovere di assecondarlo, anche le opposizioni, nell’ambito delle proprie posizioni e dei propri ruoli. L’Abruzzo vorrebbe la sua più grande città evoluta e funzionale, in mano a politici illuminati. Converrebbe a tutti. Senza prepotenze e prevaricazioni antistoriche.

PENSIERINO- La morte voluta della ragazza olandese è tragica e dolorosa in misura straziante. E’ oscurità profonda, da un abisso che chiama e inghiotte.



07 Giugno 2019

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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