Civitella, le Italie contro
Civitella del Tronto – Con felice intuizione culturale, a Civitella del Tronto furono messe a confronto due Italie: quella dell’Unità e quella dei contrari all’Unità che, in barba agli anni che passano, ancora esistono. La data è il 20 marzo, per ricordare quel giorno dell’anno 1861, quando i piemontesi distrussero a cannonate e abili operazioni di accerchiamento e assedio le ultime resistenze borboniche asserragliate nella fortezza di Civitella. Quella che oggi, ben restaurata, si offre al turista e al visitatore. A Civitella finì il Regno delle Due Sicilie, mandato in malora da 146 giorni di assedio. Oggi si confrontano, senza insulti ma solo sul piano storico e culturale, a 150 anni dall’unità , i favorevoli e i contrari. Un giorno ciascuno. Chi vorrebbe ancora vivere nel Regno di Napoli ha celebrato oggi. Gli altri, cioè quasi tutti, istituzioni in testa, hanno celebrato ieri, anche perchè ieri cadeva il 20 marzo. Gli incontri-confronti tra le due fazioni si tengono da una quarantina d’anni, ma ognuno rimane della sua idea. Forse di anno in anno aumentano, pur restando in silenzio, coloro che pensano ad un’Italia di oggi assai diversa da quella che avrebbe potuto essere. Ma il paese c’è e ce lo teniamo così: in fondo, siamo noi cittadini ad avere il potere (elettorale) di cambiarlo. Una curiosità : tra i personaggi presenti don Sisto di Borbone. La fortezza intanto ci guadagna, sul piano turistico. Cresce sempre il numero dei visitatori, il che, in fondo, interessa a tutti.
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