Lega: elezioni del 26 maggio, il punto della candidata E. De Blasis
L’Aquila – (F.C.). Elisabetta De Blasis, 45 anni, cardiologa di origini marsicane e residente a L’Aquila, dove lavora presso l’ospedale San Salvatore, è la sola salviniana nella circoscrizione Sud a correre in Abruzzo per Lega alle elezioni il 26 maggio: “I malati cronici, oltre a quelli acuti, aumentano di anno in anno. Ebbene, c’è stata una proposta, assurda e incomprensibile, da parte dell’Olanda, in particolare da parte di qualche burocrate, per la quale al superamento di 70 anni non ci sarebbe più diritto alle cure sanitarie”. Questa la denuncia della dottoressa. “Non è possibile, e ci batteremo in Europa contro questa inaccettabile intenzione che arriva proprio quando noi assistiamo al fenomeno di una popolazione che invecchia sempre di più. Ci troviamo di fronte al fatto che in Abruzzo si invecchia anche bene, noi abbiamo tantissimi pazienti che arrivano all’età di 90 anni fisicamente messi bene – precisa De Blasis -. Quindi non vedo perché una persona a 71 anni debba essere ritenuta non curabile”. La De Blasis si è poi soffermata sulla questione della sanità pubblica rispetrto a quella privata, consderandola fondamentale:”I cittadini hanno diritto ad una politica sanitaria di qualità, a fronte delle tasse che paga. Ha diritto ad essere curato in maniera, direi eccellente – precisa De Blasis -. La sanità italiana è una delle più rinomate al mondo. I nostri specialisti sono richiesti in tutto il mondo. Io sono per la sanità pubblica nel modo più assoluto. Sono quasi 18 anni che faccio questo lavoro e ho visto la sanità pubblica fiorente in tantissime città. A livello privato c’è invece una sorta di selezione del paziente, una tendenza a non farsi carico di chi ha un maggiore rischio di mortalità intraospedaliera – evidenza ulteriormente -. Ho paura che si perda di vista la qualità dei servizi che vengono erogati, al di là, magari, della bella struttura che può offrire un privato. Fondamentalmente ci sono una serie di branche che privatamente non possono essere sicuramente garantite”, termina infine la cardiologa.
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