Il Comune che non paga
Quello dell’Aquila è un comune che non vanta primati, ma brutte figure. A dirlo è un centro studi di Mestre che rivela: il capoluogo non paga debiti e fatture sospese ai fornitori. Per ben 17 milioni. Almeno tanti erano a fine 2018. In Abruzzo, naturalmente, L’Aquila è al primo posto tra i non pagatori.
Saputo ciò, ci si aspetterebbe che sindaco e sodali spiegassero il perché di tale figuraccia, abbandonando i loro amati social per diventare seri e ufficiali. La gente amerebbe sapere come mai in una città che ha bisogno di riprendersi, non sia possibile farlo a ditte e fornitori, non pagati dopo aver fornito e consegnato. La salute nel mondo produttivo e commerciale significa che io ti fornisco qualcosa e tu mi paghi.
Sarebbe bello sapere ma di sicuro non sapremo. Volete scommettere?
PENSIERINO – Che Salvini sbaciucchi crocifissi e rosari nei comizi non è il massimo. Che la Chiesa lo rimproveri e insulti dicendo che non si fa politica con la religione, è anche peggio. Oltre Tevere hanno dimenticato gli anni della DC e del prete che esigeva il voto sullo scudo crociato, altrimenti non dava l’assoluzione.
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