Politicando: Di Pietro, Giovanardi, Verdini, giovani comunisti, Pezzopane, Fina, Chiodi, Costantini – Bufera sulle parole di Verdini


DI PIETRO – Il leader nazionale dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, sara’ in Abruzzo il 22 e il 23 marzo prossimi. Lunedi’, 22 marzo l’appuntamento e’ alle ore 10.30, all’Aquila, dove terra’ una conferenza stampa su temi di politica nazionale e regionale, presso la sala convegni dell’Ance, in Via Alcide De Gasperi, e dopo un incontro con la cittadinanza per sostenere Stefania Pezzopane, candidata Presidente provinciale. Martedi’, 23 marzo, l’appuntamento e’ alle ore 11.00, a Chieti, dove Antonio Di Pietro terra’ una conferenza stampa nei locali del Grande Albergo Abruzzo, in Via Asinio Herio, 20 e un incontro con i cittaidini a Piazza Valignani, per sostenere il candidato Sindaco del cetrosinistra, Francesco Ricci, alle prossime elezioni amministrative del Comune di Chieti.

GIOVANARDI – Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Carlo Giovanardi sarà domani 21 marzo all’Aquila alle ore 17,15 presso l’Hotel Canadian e avrà il piacere di incontrare la stampa per illustrare gli obiettivi e gli impegni del Ministero nei riguardi delle zone colpite dal sisma.
Sarà presente all’incontro il candidato Presidente alla Provincia dell’Aquila Antonio del Corvo.
Alle ore 18.00 incontrerà, presso la ex scuola elementare di Aragno, i candidati e gli elettori della lista “RIALZATI PROVINCIA DELL’AQUILA”.
Terminata la visita elettorale ci sarà un incontro istituzionale con le Sue Eccellentissime Mons. Giuseppe Molinari e Mons. Giovanni D’Ercole presso la Curia dell’Aquila.

VERDINI – “Il mio mestiere e il mio compito e’ quello di organizzare e soprattutto di riempire le piazze come questa. La mia lettera ai dirigenti del nostro partito in Abruzzo voleva essere solo un sollecito, un invito a mobilitarsi per garantire qui in piazza una grande presenza. E come si puo’ vedere, in tanti hanno risposto spontaneamente”. Denis Verdini replica cosi’ al governatore abruzzese Gianni Chiodi, a proposito delle polemiche sulla lettera inviata dal coordinatore nazionale ai parlamentari e consiglieri regionali del Pdl abruzzesi in vista della manifestazione di oggi. Verdini non ha dubbi: “abbiamo organizzato tutto per accogliere piu’ di 500 mila persone. Guardando alla gente che sta arrivando, sono convinto che grazie alla nostra organizzazione e alla spontaneita’ del popolo del Pdl, oggi sara’ un successo davvero straordinario”.

PRESIDIO TEGES – Riceviamo: “I Giovani Comunisti (PRC) esprimono il loro sostegno al presidio Teges di Paganica, presidio che non vuole opporsi all’utilizzo delle cave ex teges, ma ne chiede il risanamento e la rinaturalizzazione senza
ulteriore ampliamento del sito, e al presidio del gruppo ecovalle di
Camarda, nato per tutelare l’area incontaminata e oggetto di culture
di pregio di Cesarano, area che va inserita definitivamente all’interno del parco del Gran Sasso.
Questi presìdi non possono essere semplicemente etichettati come
appartenenti ai “comitati del no”, va tenuto conto dell’impatto
ambientale del complesso problema dello smaltimento macerie, che può
essere un’opportunità per l’impiego di manodopera locale (LSU) e deve
mirare alla rinaturalizzazione delle numerose cave dismesse del
territorio. Francesco Marola – coordinatore provinciale Giovani Comunisti (PRC)

PEZZOPANE – ”Verdini non conosce la differenza tra Stato e partito. Tra diritti e favori elettorali. Non sa che nel progetto CASE ci sono circa 14.000 persone e non 40.000. Non capisce che le CASE sono state pagate con i soldi degli italiani che versano le tasse e con i soldi raccolti dalla solidarieta’ e non con fondi privati del suo partito”. E’ quanto rileva la presidente della Provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane, che chiede: ”Per quale motivo gli sfollati che hanno avuto una casa, ed hanno pure ampiamente ringraziato per questo, e presto torneranno a restituire tutte le tasse non pagate, contribuendo a pagarsele da soli quelle case, dovrebbero essere in debito morale col suo partito, tanto da riempire gli autobus e recarsi a Roma a fare da comparse teleguidate alla protesta contro i fantasmi e le allucinazioni di alcuni del PdL’?”. ”Il coordinatore nazionale del PdL, Denis Verdini, come e’ noto e’ uno dei personaggi chiave coinvolti nell’inchiesta che sta accertando, in base alle intercettazioni telefoniche, se lui stesso sia il tramite degli imprenditori sciacalli che hanno fatto affari sul terremoto – sottolinea la Pezzopane – In attesa della verita’, e’ allucinante che si permetta di offendere i terremotati con pretese di risarcimento elettorale per un intervento che era nei doveri istituzionali di un Governo. Un diritto – ripete la Presidente della Provincia – non un favore, per gente che sta combattendo con una quotidianita’ pesantissima. Persone che oltre alla casa hanno perso il lavoro, la propria citta’, i punti di riferimento e spesso gli affetti piu’ cari. Con le sue dichiarazioni – conclude la Pezzopane – si aggiunge scandalo allo scandalo. Sale sui morsi ancora sanguinanti degli sciacalli”.

“SI VERGOGNI” – “Verdini deve vergognarsi due volte per quello che ha dichiarato, pretendendo che gli aquilani riempiano decine di pulmann per andare in pellegrinaggio a Roma a ringraziare Berlusconi per le case ricevute”. Lo dice Carlo Costantini, capogruppo dell’Idv in Consiglio regionale. “Deve vergognarsi una prima volta – spiega – perche’ i soldi non li ha messi Berlusconi, ma l’Unione Europea, chi ha fatto donazioni e solo per la parte residuale lo Stato, utilizzando il denaro dei contribuenti, inclusi quelli aquilani. Deve vergognarsi una seconda volta – aggiunge Costantini – perche’ in questa storia gli unici che si sono messi i soldi in tasca sono proprio i suoi amici o quelli della loro “cricca” come ampiamente rivelato dalle intercettazioni. Ci vadano loro, gli amici di costruttori di Verdini, a fare i ruffiani con Berlusconi – conclue Costantini – con il cappellino in testa e la bandierina in mano, non chi nei confronti di Berlusconi non ha nessun dovere, di nessun genere”.

FINA – “Ogni volta ci diciamo che con i nostri avversari politici si e’ toccato il fondo ed ogni volta loro ci stupiscono e cominciano a scavare, per sprofondare ancora piu’ giu’, senza vergogna. Perche’ per dire ai terremotati aquilani che la mobilitazione politica e’ un gesto dovuto, visto la consegna di case nuove dopo il devastante sisma dello scorso anno, la vergogna evidentemente non la si deve conoscere”. Si legge in una nota del Partito Democratico dell’Aquila, firmato da Michele Fina, segretario provinciale del Pd, Francesco Iritale, segretario cittadino del Pd, Vito Albano, capogruppo al comune dell’Aquila e Piero Di Stefano, assessore comunale alla ricostruzione. “Quello che pero’ sconcerta una volta di piu’, se possibile, non sono le parole di Denis Verdini, personaggio che negli ultimi mesi ha contribuito da solo a farsi conoscere per quello che e’, ma l’inerte supina passivita’ del Pdl abruzzese. Da via dell’Anima, a Roma, ordinano ed all’Aquila eseguono, senza porsi, come in questo caso, il problema che forse parlare delle nuove case date agli aquilani come fossero apertura di un credito che prima o poi andava estinto, e’ qualcosa che poco o nulla ha a che fare con la politica”, si conclude.

CHIODI – “Il coordinatore Verdini e’ naturale che mobiliti piu’ gente possibile per una manifestazione cosi’ importante. E’ ovvio che faccia cosi’, ma non ce ne era bisogno. Noi siamo qui”. Sotto il palco di piazza san Giovanni c’e’ Gianni Chiodi, presidente della Regione Abruzzo, che commenta cosi’ la lettera inviata da Denis Verdini ai parlamentari e consiglieri regionali del Pdl abruzzesi per invitare tutti a mobilitarsi. Un messaggio, quello del coordinatore nazionale del partito, che ha suscitato molte polemiche, perche’ considerato una vera e propria strigliata piu’ che un appello ad esserci. Chiodi getta acqua sul fuoco, spiegando che “non c’era bisogno dell’invito di Verdini visto che gli abruzzesi hanno risposto venendo qui. Tanti spotaneamente stanno arrivando a Roma per questa manifestazione. Sull’autostrada c’era una vera e propria fila al casello. Capisco Verdini, comunque noi siamo qui: questa e’ la nostra risposta”.

COSTANTINI – “L’Italia dei Valori lo sostiene da tempo – con atti concreti, che a breve consentiranno l’inizio della raccolta delle firme e prima ancora che i rischi interessassero il territorio del vastese – che la risposta al nucleare si chiama referendum”. Lo dice il capogruppo dell’Idv alla Regione, Carlo Costantini. “Dobbiamo legare l’azione politica non solo alla individuazione dei siti, ma anche ad una mobilitazione nazionale di tutte le forze politiche che con chiarezza si sono dichiarate contrarie al progetto di Berlusconi, per fare in modo che siano i cittadini – e non i pochissimi interessati da questo gigantesco business – ad esprimersi sul futuro del proprio territorio”, commenta infine Costantini.


20 Marzo 2010

Categoria : Politica
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