“Davvero tutti vogliono la zona franca?”

L’Aquila – Siamo certi che tutti vogliano davvero la zona franca? Per Giorgio De Matteis, vice presidente del consiglio regionale, è utile porsi la domanda, perchè la risposta non è affatto certa. Con De Matteis, il consigliere regionale PdL Luca Ricciuti. “Qualcuno – ha detto oggi – sembrerebbe contrario. La campagna elettorale non c’entra e ne sono testimoni i rapparesentanti di Confindustria, Api, delle altre sigle produttive e del Commissario del Nucleo industriale, presenti qui all’Emiciclo questa mattina”. Secondo De Matteis bisogna essere chiari su questa materia perchè le 21 zone franche, tra le quali il quartiere Rancitelli di Pescara, sono in discussione dal 2007. “Noi siamo riusciti a bruciare il piu’ possibile le tappe per far giungere al CIPE quella relativa al Comune dell’Aquila, rispetto ai tempi tecnici abituali. La Zona Franca Urbana dell’Aquila e’ un risultato significativo sia perche’ il terremoto non e’ tra le cause previste e poi perche’ rappresenta una deroga nella deroga, visto che non riguarda una porzione di citta’, come nel caso di Pescara, ma l’intero perimetro comunale”. Zona Franca – ha aggiunto De Matteis – significa sgravi fiscali per i prossimi cinque anni, la creazione di nuovi posti di lavoro, di nuovi insediamenti. La Ragioneria dello Stato ha reso immediatamente disponibili i 45 milioni di euro del Fondo strategico. Questo significa via libera per il CIPE, che provvedera’ a inviare il carteggio in sede comunitaria per la definitviva ratifica”. Sono circa 100 le richieste di nuovi insediamenti fatte al Nucleo e che il problema e’ dove collocarli. De Matteis ha, quindi, rilevato che il problema del poco spazio a disposizione del nucleo si puo’ risolvere con il recupero di aree assegnate e non revocate, ma anche con l’allargamento, in tempi rapidi, dell’area complessiva del nucleo. Il Vice Presidente ha poi reso noto di aver avuto assicurazione dal Commissario delegato Chiodi di uno stanziamento di 8 milioni di euro per il completamento delle infrastrutture del nucleo industriale dell’Aquila.