Sapete cosa ci aspetta? Il valico delle Capannelle…
L’Aquila – Il traforo del Gran Sasso fu aperto da Craxi nel 1987. Prima c’era la statale 80 L’Aquila-Teramo-Giulianova, che saliva quasi al cielo al valico delle Capannelle sul Gran Sasso, tra pecore e rocce muschiose. Chi ha buona memoria ne sa qualcosa… Da L’Aquila a Teramo ci volevano due ore, neve permettendo, lungo centinaia di curve, tra paesaggi stupendi. Per raggiungere l’Adriatico – dove gli aquilani hanno migliaia di case vacanza, come i marsicani – diciamo almeno mezz’ora di più. Da Teramo a Roma, le ore diventavano almeno tre. Da Avezzano a Teramo, diciamo due ore e mezza se bastavano. Sempre neve permettendo, è chiaro.
La barriera ciclopica del Gran Sasso spaccava l’Abruzzo in due. Erano tempi di viaggi lunghi e pesanti, oltre che costosi. Ne risentivano il turismo, il commercio, le attività produttive. Studenti e pendolari. Un altro mondo, lontano e ignoto a chi ha 40-45 anni, ai nativi delle autostrade.
La mitica statale 80 partiva dalle casermette a L’Aquila, era urbana per i primi 10 chilometri, ma nessuna amministrazione aquilana – da decenni fuori dalla realtà e lontana dalle esigenze più plateali, aveva mai progettato di ampliare la 80 almeno fino al Cermone. E ancora oggi la statale – trafficatissima – è uguale a com’era ai primi anni del dopoguerra.
Poi ci si inerpicava verso Arischia e le Capannelle, per scendere lungo la valle del Vomano verso Montorio e Teramo. Avanti un rettilineo lungo e micidiale (incidenti uno dopo l’altro) fino a Giulianova e al raccordo con l’Adriatica.
Tutto lascia pensare che dal 19 si dovrà tornare sulla 80 e valicare il Gran Sasso. E’ del resto il percorso alternativo più logico, senza autostrada e traforo.
Viviamo in tempi in cui tutto è possibile, anzi probabile, specie l’assurdo. La prova provata della farragine e della pericolosa improvvisazione di un governo che davvero non sa chi è e cosa fare. Nella morsa ci siamo noi, Abruzzo respinto di colpo di 40 anni indietro. Neppure i più fantasiosi pessimisti avrebbero potuto immaginare una simile caduta nel baratro.
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