“Asini da soma e senza stalla…”
L’Aquila – In vista degli imminenti lavori di straordinaria manutenzione che interesseranno i locali di proprietà dell’azienda dei trasporti AMA SpA, concessi in fitto per uso spogliatoi e servizi igienici ad ASM SpA, scrive la CGIL, questa ha pensato bene di spostare gli armadietti dei lavoratori presso un locale, una sala, sempre di proprietà di AMA, di solito adibito a riunioni ed assemblee. E non solo, ma alcuni armadietti sono stati addirittura collocati presso l’autorimessa degli automezzi aziendali di ASM. Al freddo, a ridosso, in faccia (come si dice) a un muro, dietro gli auto-compattatori dell’immondizia. Sulle macchie d’olio e di gasolio degli automezzi. Tra i gas di scarico. Tra l’umidità di un capannone dove il vento spira forte tra le due enormi porte sempre aperte per far entrare e uscire gli automezzi. Ci viene in mente il vecchio ricovero, dei paesi, senza porte per vacche e asini da soma. Soltanto averne sfiorato l’ipotesi costituisce per noi un’offesa per i lavoratori! Da sempre e in ogni circostanza le organizzazioni sindacali rappresentano il pubblico come garanzia dell’applicazione del contratto nazionale di lavoro e delle norme relative a salute e sicurezza dei lavoratori e dei luoghi di lavoro. Invece si è data un’altra immagine. Il tempestivo intervento del Rappresentante dei lavoratori alla sicurezza aziendale ha fatto in modo che anche questi ultimi armadietti venissero trasportati con gli altri nel locale di AMA. Almeno al caldo. Al chiuso. E, per buon senso e responsabilità , i lavoratori hanno comunque indossato divise e dispositivi di protezione individuali e sono usciti ad espletare il loro servizio. Le scriventi organizzazioni sindacali stigmatizzano quanto accaduto poiché la struttura organizzativa, che presumiamo sapesse la data d’inizio lavori, avrebbe dovuto preventivamente munirsi di idonei locali da adibire a spogliatoi e docce così come previsto dalla normativa. Chiediamo fin da subito, quindi, nell’immediato, l’individuazione di idonei locali da adibire, per la durata dei lavori, a spogliatoi e docce e ci riserviamo, fin d’ora, di interessare gli organi ispettivi affinché verifichino se l’attuale locale è in possesso dei dovuti requisiti. Cogliamo l’occasione per salutare Aniello e Salvatore. Lo scorso 10 aprile è morto Aniello Russo, operaio del settore di 52 anni, mentre era in servizio presso l’impianto STIR di Giugliano. Il 6 maggio, schiacciato da un compattatore è morto Salvatore Arciello. Operaio di 32 anni. Alle loro famiglie il cordoglio nostro e dei colleghi.
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