Raccolta firme e dibattito su approvazione legge eutanasia a L’Aquila


L’Aquila – (F.C.). Di nuovo in mobiitazione l’Associazione Luca Coscioni – Cellula Abruzzo. All’Aquila sarà disponibile sabato 11, dalle ore 12,00, sotto i portici di San Bernardino, una postazione per la raccolta firme finalizzata alla legalizzazione dell’eutanasia, mentre alle ore 17,00, presso la Sala Rivera di palazzo Fibbioni, sarà possibile assistere ad un dibattito aperto, presente Carlo Troilo. Le elezioni europee sono orami vicine e la campagna elettorale non risparmia il Parlamento il quale, a meno di 150 giorni dalla scadenza del 24 settembre 2019 concessa dalla Corte costituzionale per l’approvazione della legge sull’Eutanasia, è allo stato attuale fermo.

Alla Camera dei Deputati, nel 2013, con circa 70 mila firme l’Associazione Luca Coscioni ha depositato una proposta di legge d’iniziativa popolare per la legalizzazione dell’eutanasia. La pdl attende ancora di essere discussa.

L’Eutanasia è un segno di civiltà, sono gli interventi medici, attivi o passivi, volti ad interrompere la sofferenza di una persona malata terminale, previo suo inequivocabile consenso sostiene l’Associazione Luca Coscioni.

L’Associazione Luca Coscioni, insieme a Radicali Italiani e grazie soprattutto a Piergiorgio Welby, fin dalla sua fondazione si batte per ottenere una legge sulla legalizzazione dell’eutanasia in Italia con il fine di riconoscere la piena libertà di autodeterminazione anche alla persona malata.

L’associazione punta a smascherare il fenomeno dell’eutanasia clandestina e stimola un dibattito parlamentare sul tema.

Da dati ISTAT vediamo che nel triennio 2011-2013 quasi nel 20 % dei suicidi sono compresenti stati morbosi rilevanti, il che vuol dire che queste persone erano affette da malattie mentali o fisiche.

Legalizzare l’eutanasia non vuol dire far aumentare le morti, ma diminuire le sofferenze e garantire una morte dignitosa, sostiene l’Associazione Luca Coscioni.

Saranno anche raccolte le firme per la realizzazione della Banca dati nazionale delle DAT (Disposizioni Anticipate di Trattamento) anche detto “testamento biologico”, come previsto dalla legge e il cui termine è scaduto il 30 Giugno 2018.


07 Maggio 2019

Categoria : Attualità
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