Comuni – Qui Scafa
Scafa – Nella seduta del 29 aprile, il Consiglio comunale di Scafa ha approvato il regolamento per l’affidamento degli orti urbani. Si tratta di terreni di proprietà del Comune che vengano dati in concessione a soggetti privati che ne facciano richiesta per coltivarli. Il contratto di concessione ha una durata di 3 anni, eccezionalmente la prima volta sarà di 4, affinché i terreni abbiano il tempo di diventare fertili e produttivi. Il contratto non è prorogabile – salvo che la domanda di terreni sia inferiore all’offerta -, lo scopo della norma è quello di favorire una rotazione degli affidatari, i quali, però, non potranno mai vendere i prodotti del loro lavoro. I terreni sono distinti in tre categorie: tipo A, B e C. I primi sono gli “orti attrezzati”, ossia dotati dal Comune di recinzione, sistema d’irrigazione e parte delle attrezzature. Per quelli di tipo B, invece, dovrà provvedere l’affidatario a recintarli, procurarsi l’acqua e gli attrezzi da lavoro. Infine, quelli di tipo C sono gli “orti spontanei”, cioè terreni che, al momento, non sono disponibili, ma possono diventarlo su segnalazione e proposta dei singoli cittadini. Per il 70%, gli orti possono essere dati in concessione solo ai cittadini che abbiano un’Isee inferiore ai 15.000 euro e l’assegnazione avverrà sulla base d’una graduatoria stilata tenendo conto della situazione occupazionale del richiedente ed il numero dei componenti del nucleo familiare; per il restante 30%, viene meno il limite dei 15.000 euro, ma l’assegnazione avverrà comunque sulla base della medesima graduatoria. Per i terreni di tipo A, il canone annuale di concessione è di 10 euro, per chi ha un’Isee inferiore ai 15.000 euro, 30 euro per chi ha un’Isee che supera detta soglia. Per i terreni di tipo B, il canone è di 20 euro per chi ha un’Isee superiore ai 15.000 euro e 0 (zero) per chi ha un’Isee inferiore alla soglia predetta. Gli orti di tipo A vengono assegnati attraverso un bando pubblico, mentre quelli di tipo B con una delibera della Giunta comunale – come già accennato – tenendo conto della graduatoria summenzionata. «Le finalità di questa operazione», ci spiega Daniele D’Astolfo, consigliere comunale con delega agli orti urbani, «sono, primariamente, la riqualificazione ambientale ed il contrasto del degrado urbano, si tenga presente che per il Comune è un costo tenere puliti i terreni.
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