Asl aquilana: la Fp-Cisl parla di situazione preoccupante. Personale, mancano 500 unità
L’Aquila – (F.C.). “Alla Asl dell’Aquila il personale non è sufficiente. All’appello mancano 500 unità tra medici, infermieri, operatori socio-sanitari, tecnici e amministrativi. Se non verranno espletati subito i concorsi per l’assunzione e la stabilizzazione dei lavoratori scatterà la mobilitazione generale”. La Fp-Cisl dell’Aquila, parla di una situazione difficile presso la Asl, tanto da precisare: “il mancato avvio delle procedure per l’assunzione dei 103 dipendenti da stabilizzare, secondo il piano approvato dalla Regione. La situazione è al collasso”, afferma Gianfranco Giorgi, coordinarore Fp-Cisl della provincia dell’Aquila, evidenziando: “l’attività sanitaria sul territorio, al momento, è garantita solo dall’utilizzo dei personale precario, con contratti a termine. Il che comporta un aggravio di spesa per l’azienda, in quanto parte dei contratti passa attraverso cooperative e agenzie interinali. Vanno immediatamente stabilizzati i 103 lavoratori, come da previsione del fabbisogno 2018, e vanno avviate subito le procedure concorsuali per le 424 unità lavorative riguardanti il fabbisogno del personale 2019”. Giorgi fornisce ulteriori dati: “da oltre 20 anni la Asl aquilana non indice concorsi per infermieri e altre figure professionali, ma va avanti con contratti a scadenza e interinali, in casi estremi con rinnovi mensili. Si ravvisa la necessità di espletare tutte le procedure necessarie in tempi brevi, per garantire adeguati livelli assistenziali. Secondo i calcoli dell’azienda sanitaria sulla base della spesa del personale, nel 2019 sono previste 424 unità lavorative”. La Cisl ritiene che le stime siano state fatte in modo impreciso “e che non soddisfa le esigenze del mantenimento di adeguati standar assistenziali. Si continua a fare un discorso di carattere ragionieristico, non badando alle reali esigenze di una sanità efficiente, attenta e vicina al cittadino. Non c’è più tempo da perdere: è possibile garantire adeguate prestazioni sanitarie con un numero così alto di precari costretti a operare, pur con professionalità acquisite nel tempo, in un clima di continua incertezza? Noi riteniamo di no. Le eccellenze sanitarie del San Salvatore e di altri ospedali del territorio provinciale sono tali solo grazie all’abnegazione dei professionisti e del personale in servizio”. Giorgi si sofferma sulla situazione dei concorsi nelle altre sedi: “mentre all’Aquila è tutto fermo, nelle altre Asl i concorsi per reperire nuovo personale si stanno espletando regolarmente. Alcuni servizi, un esempio è lo screening senologico, sono bloccati e rallentati proprio per mancanza di personale. Se non partiranno a breve le procedure concorsuali e la stabilizzazione dei primi 103 lavoratori indiremo, di concerto con le altre organizzazioni sindacali, lo stato di agitazione e metteremo in campo tutte le iniziative di protesta necessarie a garanzia dei cittadini e dei lavoratori, compresa la mobilitazione generale del personale”. Ecco un resoconto riguradante i dati sulla ASL Avezzano-Sulmona-L’Aquila: personale totale Asl ( di ruolo e non): circa 3.800 unità. Personale medico attualmente in servizio: 675 medici a tempo indeterminato, 67 a tempo determinato, 75 dirigenti non medici a tempo indeterminato ( tra cui biologi, psicologi, farmacisti, statisti…), 5 dirigenti amministrativi. Personale di comparto: 2.459 unità a tempo indeterminato (infermieri, tecnici e operatori socio-sanitari….); 500 unità a tempo determinato. Fabbisogno totale personale 2019: 424 unità. Personale da stabilizzare nel 2018: 103 unità di cui 60 infermieri, 14 ostetriche, 14 tecnici di radiologia, 6 fisioterapisti, 6 logopedisti, 2 tecnici della prevenzione, 1 collaboratore amministrativo (stabilizzazione diretta legge 75 del 2017, art. 20).
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