Sisma 2016, peggio che a L’Aquila
Lenzuola bianche con scritte e slogan oggi nel centro storico di Norcia, ancora praticamente deserto e in gran parte abbandonato. Pasqua amara e desolata in quelle zone, la terza del sisma del 2016. A L’Aquila sdiamo al decimo anno, la ricostruzione pubblica è in alto mare, ma almeno gran parte di quella privata è in corso, per quanto riguarda la città , molto meno per le frazioni.
A Norcia, a quanto pare, le cose vanno ancora peggio. Ci sono 70 milioni feri chi sa dove, migliaia di progetti ma solo una minima parte avviati. Le macerie sono ancora in città . Burocrazia e politica, dicono gli abitanti, stanno compiendo un massacro sociale ed economico.
Lo Stato non ha fatto nulla dieci anni fa per togliere di mezzo la burocrazia (appena fuori dall’emergenza) e non sta facendo assolutamente nulla neppure per il terremoto del Centro Italia. Inerte e incapace, annaspa tra carte, timbri, divieti, regole, leggi, ritardi di ogni tipo. Nessuna politica, nessun partito, niente riesce a snellire procedure e pratiche. Un totale, rovinoso fallimento di ogni governo.
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