Pasqua senza uova e coloba, i gusti cambiano
lamento dei commercianti è corale, e ben spalmato sul territorio: Pasqua senza uova e senza comba. I negozianti aspettavano il sabato per tentare di recuperare, ma non è andata così, almeno a occhio e croce. Negli scaffali sono rimaste uova a migliaia, a dire il vero anche ben confezionate e colorate, e a prezzi ragionevoli. Diciamo per tutte le tasche. Ma, spiega il titolare di un piccolo supermercato, ai ragazzi e ai ragazzini l’uovo non piace più e la colomba parte volata via. Un crollo a livello nazionale.
Perché ciò accada, non lo sa nessuno. Un improvviso cambio di gusti e abitudini, di quelli che sconquassano il mercato.
Si è salvata a mala pena la grande distribuzione, che ha venduto, sia pure assai di meno degli anni scorsi. Mancano dati sul commercio elettronico, ma si può supporre che le cose non siano andate meglio.
C’è chi sostiene che il calo di vendite sia connesso con le manie legate alla dieta ad ogni costo, che però non valgono per altri consumi, per esempio la carne di agnello, che si è venduta. Pare che un abruzzese su due ne abbia in menu per domani, Pasqua.
Stando ad alcuni dati raccolti in giro per telefono, nei locali domani ci sarà il pienone come e più di sempre. Il movimento veicolare intenso già stasera sembra indicare molte presenze, con arrivi turistici in alcune località . Il tempo buon favorisce il mare, ma anche a sciare andranno molti. Neve abbondante e stagione bianca a pieno ritmo.
Il meteo dice che in Abruzzo ci sarà il Sole anche lunedì di Pasqua, quando altrove il tempo tenderà a guastarsi. La Coldiretti dice che vanno forte gli agriturismo e quindi una scelta – spesso teorica e approssimativa – di cibi casarecci e piatti della tradizione. Come sempre, neppure una parola nelle tv nazionali sulla Pasqua abruzzese. Continuiamo a non esistere e forse spariremo dalla carta geografica dell’informazione piatta, ripetitiva e convenzionale.
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