L’AQUILA DIMOSTRI GRATITUDINE E VICINANZA ALLA FRANCIA


L’Aquila – E’ auspicabile che L’Aquila, attraverso le sue istituzioni, dimostri gratitudine e vicinanza alla Francia e a Parigi dopo il disastro di Notre Dame. Il sindaco avrebbe dovuto agire immediatamente, almeno con un messaggio: speriamo che lo abbia fatto o che voglia farlo.
La Francia fu tra i primi a muoversi dopo il terremoto del 2009, inviando in seguito fondi ingenti – alcuni milioni di euro – per la ricostruzione delle Anime Sante. La moglie del presidente, Carla Bruni, lasciò subito il suo personale contributo dopo aver visitato la città in macerie.
I soldi francesi furono disponibili seriamente e rapidamente, e non finirono nelle grinfie di politica e burocrazia come altre donazioni. I lavori furono eseguiti in tempi accettabili e la chiesa risorse. Il governo francese fu presente nei mesi scorsi all’inaugurazione del monumento. Un esempio significativo , insieme con quello del dono ENI per Collemaggio, anche lì senza incappare in burocrazia o politica , o peggio questioni locali. La Francia diede un esempio mirabile di civiltà, vicinanza, sensibilità, ben diverso dalle parole al vento del presidente USA, che non sborsò neppure un dollaro per L’Aquila.
Ora è il momento di ricambiare i francesi, dimostrando di non aver dimenticato. Avremo la dignità e la capacità di farlo?


16 Aprile 2019

Categoria : Attualità
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