La contrattazione territoriale


Pescara-(da Cgil, Cisl e Uil Pescara) a)-Contrattazione con gli Enti Locali (Provincia e Comuni)  Sul piano del rapporto con gli Enti Locali, a partire dalla Provincia e dai Comuni maggiori, é necessário stabilire un metodo di confronto che permetta di poter conoscere e discutere le scelte strategiche di bilancio che, dal nostro punto di vista, devono privilegiare interventi che riducano il peso fiscale delle addizionali Irpef ai lavoratori dipendenti e ai pensionati. Il crescente peso della fiscalità locale, oggi pari al 68% della complessiva fiscalità, ha ridotto la progressività del prelievo, sulla singoli che opera nazionale fiscalità. Inoltre, il livello dell’evasione mostruoso fa dei redditi fissi la stragrande maggioranza dei contribuenti per numero e quantità degli importi pagati. Cgil, Cisl, Uil di Pescara intendono lavorare nel solco della sentenza numero 2 del 2006 della cassazione, che giudica legittima la scelta della Regione Marche di dotarsi di aliquote progressive per l’addizionale Irpef regionale, e di una serie di accordi raggiunti dalle organizzazioni sindacali con diverse amministrazioni comunali, qualifiche quelli di Pontedera, Mirandola, Bergamo, Stazzema, che prevedono misure concrete uno please dei redditi fissi, che a causa della non attendibilità delle dichiarazioni dei redditi, a causa dell’evasione fiscale, sono più spesso beffati che non agevolati da manovre riferite alle aliquote.Inoltre unico, Cgil, Cisl, Uil Pescara puntano ad accordi che prevedano tariffe sociali per i Servizi pubblici. Altri temi del confronto con i Comuni: i Rifiuti, La RACCOLTA DIFFERENZIATA, le Politiche energetiche.

b)-I temi socio-sanitari

 Premessa sulla Situazione della Sanità a Pescara

Sul versante della sanità abbiamo registrato nell’ultimo triennio la perdita di circa settecento posti di lavoro: infermieri, ausiliari, tecnici, medici e psicologi con contratti a tempo determinato, co.co.co., locatio operis non hanno visto rinnovare il contratto loro. Tutto ciò ha avuto ripercussioni pesanti sull’organizzazione della Sanità all’interno dei presidi ospedalieri e sul territorio e ha inciso sull’esercizio del diritto alla salute di lavoratori e pensionati. I cittadini abruzzesi oltre al danno di una sanità inadeguata sopportano la beffa dell’addizionale Irpef più alta d’Italia (1,4%) mentre il ticket sui farmaci, introdotto come tassa di scopo, si è TRASFORMATO in tassa a tempo indeterminato (e quadruplicato). Condividiamo la necessità di superare le politiche ospedalo-centriche a favore  della sanità territoriale e della prevenzione attraverso una forte integrazione socio-sanitaria, MA LA TRASFORMAZIONE degli ospedali minori DEVE essere contestuale alla realizzazione di una rete di servizi sul territorio efficace, tempestiva e moderna nella risposta ai bisogni dei cittadini, verso cui allocare servizi dall’ospedale al distretto o affidare le cure post-all’ADI acuzie, alle RSA alle RA. Si possono e si devono coinvolgere i medici di base attraverso la realizzazione delle Case della Salute, per una medicina di prossimità in grado di filtrare i ricoveri ospedalieri e ridurre drasticamente i ricoveri impropri. Tutto ciò risponderebbe molto meglio alle esigenze di cura dei cittadini e, nel medio termine, consentirebbe significative economie di sistema coerenti col piano di rientro. Se ne parla da anni nella copiosa convegnistica ma al momento della decisione prevalgono gli interessi dei gruppi e delle lobby e quindi si preferisce tagliare qua e la, personale ridurre, accorpare reparti e servizi depotenziando l’intero sistema.È necessario che quanto prima parta il confronto complessivo con il Commissario Chiodi, in modo da poter osa vita a confronti omogenei Asl per Asl Che coinvolgano le confederazioni e le categorie dei Lavoratori della Sanità e dei Pensionati, superando la fase che vide Il conflitto opponeva che l’Assessore alla Sanità al Venturoni Redigolo commissario governativo, condizionando pesantemente anche le diverse Asl loro ei piani industriali. Si è convenuto nell’incontro del 22 febbraio con il Direttore Generale D’Amario che il nuovo ciclo negoziale con la ASL si baserà su incontri mensili per affrontare i diversi aspetti della riorganizzazione del servizio. 

Gli obiettivi sociali e socio-sanitari della Piattaforma

Per quanto riguarda più specificamente gli aspetti sociali e socio-sanitari nel confronto con gli Enti Locali, Cgil, Cisl, Uil chiederanno ai Comuni che si garantiscano risorse certe adeguate ed alle attività dei Piani sociali di zona, programmando con la ASL, gli interventi di integrazione socio-sanitaria finalizzati allo sviluppo dell ‘Assistenza Domiciliare Integrata sul territorio; alla definizione, e quindi alla riduzione della spesa ospedaliera inappropriata; alla realizzazione dei Piani Integrati per la non autosufficienza. A questo fine, va ripresa la marcia verso l’obiettivo del 5% di spesa sociale, concordando con i Comuni passi avanti in questa direzione.

La Pratica della Piattaforma

Ai Sindaci dei Comuni della Provincia di Pescara CHIEDIAMO risposte immediate rispetto alle richieste d’incontro inevase per il confronto sui Bilanci comunali.Agli ambiti sociali e ai distretti sanitari CHIEDIAMO l’apertura del confronto sui Piani sociali di zona e sui piani zonali per la non autosufficienza.I risultati dei confronti con i Comuni saranno ampiamente pubblicizzati.Cgil, Cisl, Uil faranno ricorso alle forme di mobilitazione che riterranno opportuno un supporto dei negoziati con i Comuni e per contestare gli eventuali atteggiamenti di chiusura pregiudiziale delle controparti.La Piattaforma verrà illustrata all’insieme delle categorie, anche per coinvolgere i sindacalisti dei comparti diversi residenti nei Comuni con i qualifiche si organizzeranno i negoziatiziati.


19 Marzo 2010

Categoria : Cronaca
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