Il centro che pian piano si riaccende
L’Aquila – Corso Umberto, sera del 5 aprile: un angolo di centro che pian piano si riaccende, uno scorcio simbolo della ripresa nel decimo anno dalla caduta. E’ poco e avviene tra mille disagi e difficoltà , ma avviene. Luci, alcuni negozi, tanta fede e speranza di potercela fare. I sottoservizi che renderanno davvero L’Aquila “smart” sono a buon punto. E’ dovere di tutti anche avere un minimo di fiducia, e soprattutto in centro tornarci, qualche volta, anche solo per passeggiare e guardare qualche vetrina o palazzo restaurato.
Chi è giovanissimo e magari nato dopop il 2009, L’Aquila com’era non l’ha mai vista e quindi non ne sente la mancanza. Il problema è serio per chi ha una età di mezzo: gente che la mancanza del centro di una volta la sente , non vede somiglianze in ciò che sta risorgendo. Vede una città differente, con gente e presenze differenti.
Chi è anziano, non rivedrà il centro, o difficilmente potrà rivederlo a lavori conclusi, visto che le stime parlano di almeno altri dieci anni.
Diciamo che un’epoca è conclusa e un’altra avrà inizio. In mezzo, il nulla, i disagi, i disturbi anche psicologici che situazioni del genere sempre creano. Ma è così e non c’è da fare. Non rimane che augurarci e augurare alla città il meglio possibile. Da affidare a mani capaci e a persone che, domani, saliranno nei palazzi (restaurati) a comandare.
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