10 anni, amarezza più che rabbia
Bruno Vespa ha dedicato uno speciale al decennale, volando i n elicottero sulla città come aveva fatto la mattina del 6 aprile 2009. Dei tanti visti in tv in questi giorni, il servizio è stato – naturalmente – il più sentito e commosso. Con compostezza, ma sentimenti non dissimulati.
Ha colpito, almeno noi, l’amarezza nelle parole del giornalista, che ha detto: “Raccogliemmo con Porta a Porta 3 milioni per il teatro. Vedo che siamo ancora lontani dalla ricostruzione, e sono pentito”. Simile sensazione proveranno, forse, anche i tanti altri che hanno donato risorse, italiane e straniere, rimaste inutilizzate o utilizzate male. In alcuni casi per niente.
E’ l’aspetto più sconsolate del decennale. Il pubblico ancora fermo, benché ci siano soldi. Spesso donati generosamente. Se la politica non è riuscita a cambiare questa situazione, è incapace, se non inutile, e oggi è un giorno di lutto, dolore, ricordi, ma soprattutto di vergogna . E vergogna profondamente proviamo.
PENSIERINO – I colpevoli della mancata ricostruzione pubblica aquilana sono ormai tutti dietro le quinte, mentre chi è in scena dice che non è colpa sua. La solita, secolare pantomima dello scaricabarile. I tanti che se ne vanno via, invece, scaricano l’Italia. E’ difficile dar loro torto.
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