Premio AVUS decennale, vince Giulia De Cunto


L’Aquila – Una “ricostruzione consapevole” per risorgere dopo un terremoto come quello che ha duramente colpito L’Aquila esattamente dieci anni fa. La strada la indica Giulia De Cunto, vincitrice della sesta edizione del Premio “AVUS 6 aprile 2009”, nato per ricordare gli studenti universitari vittime del sisma. De Cunto – sottolinea la giuria del Premio – ha realizzato, una tesi “originale e robusta”.

La giovane studiosa, nata a Benevento e laureatasi all’Università degli Studi Roma Tre, sarà premiata domani, 5 aprile 2019, alle ore 16, a L’Aquila, nell’Auditorium del Parco, in una cerimonia aperta a tutti, organizzata dall’Associazione AVUS insieme all’Università degli Studi dell’Aquila e al GSSI-Gran Sasso Science Institute.

La tesi di Giulia De Cunto, intitolata “Identità, Luoghi e Comunità nella Ricostruzione Post-Catastrofe”, analizza, a partire dai terremoti dell’Irpinia nel 1980 e del Maule in Cile nel 2010, l’impatto dei sismi sull’identità delle comunità colpite, col fine di supportare politiche di ricostruzione “gentili” che tengano conto di segni identitari di luoghi e comunità.

“Dopo la tragedia abbiamo scritto un libro: Macerie dentro e fuori. Con il ricavato abbiamo istituito questo premio rivolto ai giovani, per la memoria di ciò che abbiamo vissuto noi e perché loro possano cambiare la rotta e affrontare meglio le emergenze del futuro. Quell’allerta, che è mancata nel 2009, sarebbe stata importante per tutti”, ha osservato Sergio Bianchi, Presidente dell’Associazione AVUS “Vittime Universitarie Sisma 6 Aprile 2009″.

Alla presenza del Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, apriranno la cerimonia la Rettrice dell’UnivAQ Paola Inverardi, il Rettore del GSSI Eugenio Coccia e il Presidente dell’Associazione AVUS, Sergio Bianchi. Durante la premiazione, con Valeria Collevecchio, inviata del Tg3, che in questi 10 anni ha seguito il post sisma, e Simone Passarella, giovane autore di “La generazione dimenticata”, in onda domani sera su Rai2 a partire dalle 21:20, Umberto Braccili cercherà di dibattere intorno al problema della ricostruzione interna delle persone che hanno subito il dramma.

Il Premio AVUS è organizzato dall’Associazione AVUS insieme all’Università degli Studi dell’Aquila e al GSSI, e consiste in un assegno del valore di 3.000 euro per una tesi, discussa nel 2018, che tratti il tema degli Aspetti ingegneristici, sociali o economici legati alla gestione del rischio sismico e alla resilienza delle popolazioni e dei territori.


04 Aprile 2019

Categoria : Cultura
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