Onde millimetriche, il silenzio tossico
L’Aquila – Sul 5G e sulle onde millimetriche che saranno adoperate per la diffusione dei dati sorge il dubbio: che siano o meno nocive non riusciamo a saperlo, che lo sia invece il silenzio di ambientalisti e amministratori lo sappiamo con certezza. Il più silenzioso di tutti è il sindaco dell’Aquila, Biondi, che fa coppia con il WWF abruzzese.
Eppure, non sono fantasie quelle di cui si parla e si scrive (anche sul nostro giornale).L assessore all’ambiente della città di Bruxelles ha detto alt al 5G nel territorio della capitale belga. Qui niente diffusori e ripetitori del segnale 5G, dice il comune, fino a quando non sapremo se le millimetriche sono nocive alla salute o meno. La gente di Bruxelles non intende fare da cavia.
Stesso atteggiamento, nel loro piccolo (ma intelligente) i comuni di Morino e Canistro. Neppure loro intendono essere cavie.
L’Aquila, ben più interessata e coinvolta nell’irruzione del 5G, invece, accetta di fare da cavia. Infatti il suo sindaco – supremo tutore della salute urbana – non apre bocca, neppure per promettere che vigilerà sul tasso di possibile nocività delle millimetriche in città . Ignari di tutto quelli del WWF che probabilmente il problema neppure se lo pongono.
E la politica dei vari partiti? Lontana, forse aspetta tagli di nastri e fette di condivisione della gloria.
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