Il Ministro Prestigiacomo non prenda in giro gli Aquilani, Del Corvo si vergogni


L’Aquila- (di Francesco Sisso, artito Democratico) Dopo l’incontro in pompa magna a Roma del 3 marzo e i molti  incontri successivi sulle macerie, nei quali è stato d’uso, da parte dei rappresentanti del Ministero dell’Ambiente e del Commissario Chiodi, recitare il mantra: “Una soluzione per domani Mattina “, la mattina è arrivata e la tanto attesa” Soluzione “è scritta in una nota del Commissario Chiodi datata 17 Marzo condita da trionfalistici articoli di giornale.Il problema è che dalla nota si  evince che, del sistema di smaltimento delle macerie adottato fino ad ora, non è cambiato quasi niente. Le tanto decantate soluzioni alternative che non ci sono e, come detto da noi in ogni incontro, non ci saranno. In più, dopo aver annunciato un tempo  necessario di dieci anni da parte di Chiodi e dopo la prudenza sui tempi corti nelle parole di Bertolaso, la Prestigiacomo parla di mesi a causa (!) pensando al nostro come ad un popolo bue, pronto a bersi tutto .

Nel merito:

  1. Il Commissario Chiodi, nelle disposizioni inviate, torna a parlare di “sito di deposito Temporaneo” e non di “siti di stoccaggio provvisorio”, come era invece stato detto in tutti gli incontri e come scritto nell’ultima ordinanza di merito. La soluzione dello stoccaggio, come noi abbiamo sempre denunciato, apriva la porta alla realizzazione di discariche definitive. Si torna quindi uno prima, cioè al deposito per massimo tre mesi. Torna allora la domanda: dopo i tre mesi le macerie  saranno recupero e riciclo  a partire da quelle che già oggi sono stipate nel sito ex Teges? Ogni volta che abbiamo sollevato il problema del recupero e dell’invio al riciclo delle macerie ci è stato detto che non era prioritario. Ora, ovviamente, torna ad esserlo.
  2. È scritto che anche i privati potranno conferire nelle piazzole di trasferenza individuare all’interno del Centro Storico. Prima che questi ultimi abbiano una brutta sorpresa, è utile chiarire in modo che, attraverso quale norma o deroghe alla norma e verso quali siti visto che allo Stato attuale c’è solo la ex Teges in esaurimento.
  3. Unica novità e che faranno i dipendenti dell’Asm anche una selezione a monte, nei siti di raccolta delle macerie. Secondo la nota però si tratterebbe solo di una selezione grossolana, che quella, insomma, già oggi viene effettuata. È comprensibile allora la protesta dei Cittadini che pretendono una selezione vera, prima del trasporto.

Chiaro e, in definitiva, che il problema non era e non è avere soluzioni rivoluzionarie ma più attenzione, più risorse, più mezzi, più recupero di macerie al fine di liberare i siti temporanei e permettere al ciclo di fluire.Sollecitiamo il Commissario a mettere in campo azioni al più presto anche sulle macerie delle frazioni della città dell’Aquila e degli altri Comuni del Cratere. Non sono sotto i riflettori ma hanno gli stessi diritti e MERITANO LA STESSA attenzione.
Del Corvo, ovviamente, non ha perso occasione per tornare a straparlare annunciando l’ennesima lettera di ringraziamento all’ennesimo Ministro nel perfetto stile della “Provincia con il cappello in mano” che lui vorrebbe incarnare. Ha però, ancora una volta, ripetuto una falsità enorme rispetto alle competenza della Provincia  che non è mai stata e non POTEVA ESSERE di gestione delle macerie. Lo sanno tutti e tutti hanno capito quale credibilità abbia Del Corvo. Lo ha ripetuto senza vergogna, dopo che il Dirigente ing. Bonanni, a nome dei dipendenti della Provincia, ha diffuso una quale dalla relazione si evince il lavoro ben oltre le competenze svolto dal nostro Ente. Ignoranza in materia e cinismo da parte di colui che non si è mai visto o sentito dopo il terremoto e parla del lavoro di persone che, nonostante le difficili condizioni personali, hanno garantito presenza e competenza. Se ha un minimo di dignità chieda scusa e lasci le sue falsità fuori dalla campagna elettorale.


19 Marzo 2010

Categoria : Politica
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