Prima di tutto, cura di serietà


Le ultime vicende al Comune dell’Aquila, politiche naturalmente, con dimissioni di cartone, assessori licenziati, baruffe tra i partiti di maggioranza, pantomime su soldi dovuti dal governo, enfatiche dichiarazioni sui social, dicono agli aquilani che nel palazzo civico serve – prima di ogni altra cura – quella della serietà.
L’Aquila nel decennale dal sisma avrebbe bisogno, infatti, prima di tutto di serietà, compostezza, idee chiare, visioni limpide del da farsi immediato. Invece è tutta una zuffa, una improvvisazione, un giochetto politico da bambini goffi, e lo scenario generale è uno sbracamento poco dignitoso sui social.
La città non chiede chissà cosa, perché comprende i limiti dell’assetto amministrativo attuale. Ma almeno un ritorno ad una parvenza di decoro. Se non per i vivi, almeno per i 309 morti dimenticati.

PENSIERINO – Un sindaco che si dimette e si s-dimette senza che il Comune faccia circolare una parola, una riga ufficiale, non si era mai visato. Francamente non se ne sentiva la mancanza. Una volta la politica talora faceva sorridere, almeno. Oggi è acqua fresca insapore, inodore, incolore.



26 Marzo 2019

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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