Lettere – Mi si nota di ppiù se mi nascondo o se non mi nascondo… ?


L’Aquila – Scrive Franco Taccia: “… e se mi nascondo a tempo o per sempre (magari!)? Quella che per mesi e` stata una farsa, adesso prosegue con una sorta di stucchevole pantomima che dovrebbe durare solo qualche giorno, per rimescolare le carte eliminando dal mazzo quelle che si sono infilate altrove perche` la posta e` piu` allettante e quelle che incautamente vi erano state inserite all’inizio. E sostituire chi ha barato con… altri bari. Giusto il necessario per fare in tempo a rimettersi in mostra, in prima fila, che` manca poco….. Anche se chi ha distribuito le carte non e` stato all’altezza e gia` si sapeva. Perche` un conto e` fare il croupier del casino` di Montecarlo ed altro il mazziere nella cantina di un paesello. Adesso, oltretutto, il mazziere appare sempre piu` quel che in fondo e` sempre stato, in mano a chi soffia piu` forte, per giunta da “fuori”, imponendogli quali carte prendere e a chi distribuirle o a chi dare piu` fisches. In ogni caso l’autore (vero o a sua insaputa) di tutto cio` qualche risultato lo ha ottenuto. Oltre che convincere anche chi e` stato allattato dalla sua stessa nutrice della propria incapacita`, ha prodotto quella visibilita` della quale la gente normale non sentiva il bisogno ma che per qualcuno resta invece il traguardo piu` importante, un’ossessione, una nube maleodorante, oltre che visibile. Come dire che non importa come se ne parli, ma che se ne parli.


17 Marzo 2019

Categoria : Dai Lettori
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