L’Università dà più lavoro delle altre


L’Aquila – Dall’indagine di Almalaurea, emerge una situazione lavorativa più favorevole per i laureati dell’Università dell’Aquila: ad un anno dalla laurea lavora a tempo indeterminato il 63% dei laureati di primo livello (42,5% a livello nazionale) e il 54% dei laureati specialistici (38% a livello nazionale).
“AlmaLaurea – dice una nota dell’Università – ha presentato il XII Rapporto sulla condizione occupazionale dei laureati italiani, che ha coinvolto oltre 210mila laureati di 49 università italiane, tra cui l’Università dell’Aquila.
“Almalaurea – spiega il rettore Ferdinando di Orio – è un Consorzio di Atenei Italiani che, con il sostegno del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha la finalità di mettere in relazione aziende e laureati e di essere punto di riferimento per tutti coloro che affrontano le tematiche degli studi universitari, dell’occupazione e della condizione giovanile”.
“Dai dati dell’ultimo rapporto, emerge una situazione lavorativa dei laureati nell’Ateneo aquilano sostanzialmente più favorevole rispetto a quella nazionale. In particolare mi piace sottolineare il dato relativo al lavoro stabile, che è significativamente superiore nei laureati del nostro Ateneo rispetto al valore medio nazionale sia per le lauree triennali (63% contro 42,5%) sia per le lauree specialistiche (54% contro il 38%)”.
L’indagine di Almalaurea ha coinvolto i 2.151 laureati di primo livello e i 628 laureati specialistici biennali dell’intero anno solare 2008 dell’Ateneo dell’Aquila, che sono stati intervistati nel 2009 a un anno dalla laurea.
Fra i laureati di primo livello, lavora il 54%, più della media nazionale (46%). Continuano gli studi poco meno di 48 laureati su cento: il 36% è impegnato esclusivamente nella laurea specialistica, mentre l’11,6% studia e lavora. Otto laureati di primo livello su cento – la media nazionale è del 9% – non lavorando e non essendo iscritti alla laurea specialistica, si dichiarano alla ricerca di lavoro. Il lavoro stabile (contratti a tempo indeterminato e lavoro autonomo) coinvolge, a un anno dalla laurea, 63 laureati su cento di primo livello dell’Università dell’Aquila (la media nazionale è del 42,5%). Il lavoro atipico (contratti a tempo determinato, collaborazioni, ecc.) coinvolge 29 laureati su cento dell’Aquila (la media nazionale è del 40%).
Il guadagno si attesta su valori superiori alla media nazionale: a un anno dalla laurea i laureati di primo livello dell’Aquila guadagnano 1.264 euro.
Per quanto riguarda i laureati specialistici dell’Università dell’Aquila, a un anno dalla laurea lavora il 61%, superiore alla media nazionale del 56,7%. Il lavoro è stabile per il 54% dei laureati specialistici, mentre la media nazionale è del 38%. Il guadagno è superiore alla media nazionale: 1.200 euro mensili netti contro i 1.115 del complesso dei laureati specialistici.
“La situazione più favorevole per i laureati nel nostro Ateneo – conclude il rettore di Orio – è spiegata sia dalla qualità della nostra offerta formativa sia dall’intensa attività di Job Placement sviluppata negli ultimi anni. Tuttavia, non posso non rilevare come il contesto nazionale di riferimento veda, a livello generale, una situazione preoccupante. Sta crescendo sensibilmente la disoccupazione rispetto all’anno passato non solo fra i laureati di primo livello, ma anche fra i laureati specialistici biennali. Da questi dati, emerge una situazione di difficoltà del nostro Paese da considerarsi strutturale, che richiede maggiori investimenti sulla formazione e sulla ricerca nonchè adeguate politiche industriali e di sviluppo”.
(Immagine streaming.cineca.it)


18 Marzo 2010

Categoria : Cronaca
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