Campomizzi, non alle “deportazioni”
L’Aquila – Dal Comitato sfollati caserma Campomizzi riceviamo: “Sabato 20 marzo, alle 10,30, sit-in davanti alla Caserma Campomizzi per ribadire il rifiuto di ulteriori deportazioni da parte degli sfollati ospitati nella stessa.
La manifestazione si è resa necessaria a seguito delle dichiarazioni del Commissario dell’ADSU Francesco D’Ascanio, che rivendica la disponibilità degli alloggi per gli studenti dichiarando che:”per gli sfollati bisogna trovare altre soluzioni.. e bisogna decidere se si vogliano far passare in decimo ordine le esigenze degli studenti ecc.”. Senza nulla togliere alla legittimità dei bisogni degli universitari, riteniamo che in questa face sia di vitale importanza, per la sopravvivenza stessa della città, evitare ulteriori, estenuanti “traslochi”dei cittadini e riteniamo, invece, che si debba fare l’impossibile per consentire alle 6.000 persone che vivono ancora sulla costa e in alberghi della provincia di rientrate a L’Aquila. Sono oltre 500 i posti disponibili tra la Campomizzi e la Guardia di Finanza, perché non si mettono a disposizione di coloro che sono costretti, per motivi di lavoro, ad un disumano pendolarismo e degli anziani che sono rimasti da soli negli alberghi, separati dai loro affetti e dalla loro vita?.
Corre voce che lunedì mattina (22 marzo) l’ADSU abbia invitato gli studenti a presentarsi dinanzi alla Caserma Campomizzi e a prendere possesso degli alloggi.
Se ciò corrisponde al vero riteniamo che si voglia arrivare, strumentalmente, ad una prova di forza.
Cosae dice al proposito il Rettore? E’ al corrente di quanto sta accadendo o sta facendo il gioco, molto discutibile, di nascondersi dietro gli studenti? Ci auguriamo che coloro che sono costretti a vivere ancora fuori dalla loro città siano presenti al sit-in per rivendicare il sacrosanto diritto ad un alloggio a L’Aquila”.
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