Sale dal Salento il batterio che uccide gli uilivi
Dal Salento pugliese sta rapidamente salendo verso nord, e punta sull’Abruzzo, il batterio killer gli ulivi , la xylella fastidiosa. Sulla sua strada già milioni di piante morte, eradicate o ridotte a tronchi morti. Un danno enorme per i coltivatori di ulivi, un incubo per chi – come in Abruzzo – sa che la xylella sta arrivando e nessuno sa come fermarla.
Di cosa si tratta? Così la descrive la rivista di divulgazione scientifica Focus: “La Xylella, batterio della famiglia delle Xanthomonadaceae, si caratterizza per l’elevata variabilità genetica e fenotipica (ossia l’insieme delle sue caratteristiche osservabili). Se ne conoscono al momento quattro sottospecie che infettano circa 150 diverse piante: la fastidiosa colpisce olivi, viti e aceri; la sandyi punta all’oleandro; la multiplex predilige il pesco, l’olmo, il susino; la pauca preferisce le piante di agrumi e di caffè”.
In Puglia la produzione di olio è enroe, ma in Abruzzo non è di minore importanza. A parte la presenza di prestigiosi marchi noti a livello internazionale, ve ne sko centinaia di altri, di qualità spesso elevata. Recenti norme chiedono ai produttori di scrive sulle etichette da dove proviene l’oliva usata per l’olio che è nella bottiglia. Spesso leggiamo che le olive usate sono italiane al 100 per 100.
La xylella avanza di un paio di kilometri ogni due o tre mesi. Significa che entro poco tempo avrà raggiunto e superato il Molise, e invaso l’Abruzzo. Potrebbe essere il colpo di grazia all’agricoltura abruzzese, per di più a quella più qualificata.
Oggi c’è una nuova giunta regionale con un vice presidente che è anche assessore all’agricoltura. Crediamo che non si debba perdere tempo su questo problema.
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